Come gioca Walter Mazzarri: modulo, tattiche e possibile formazione

E’ Walter Mazzarri il successore di Rudi Garcia sulla panchina del Napoli: attesa solo l’ufficialità con il tecnico che avrebbe già firmato

Walter Mazzarri ritorna al Napoli. Il tecnico di San Vincenzo è il sostituto designato di Rudi Garcia, il cui esonero è soltanto da annunciare, proprio come la nomina del nuovo allenatore. Se Igor Tudor sembrava il profilo ideale, colui che aveva addirittura accettato anche la proposta di De Laurentiis, un colpo di scena ha cambiato le carte in tavola tra ieri sera e stamattina.

E così, decisamente a sorpresa, sarà Mazzarri il prossimo allenatore del Napoli. Tutto deciso, con l’annuncio ufficiale – il canonico tweet del patron De Laurentiis – a certificare il tutto e dare il via al nuovo corso. E con ogni probabilità già domani dirigerà il primo allenamento nel centro sportivo di Castel Volturno, la “sua” casa dal 2009 al 2013.

Mazzarri conosce bene la piazza e forse è anche uno dei motivi per cui De Laurentiis si è convinto a virare con decisione sull’allenatore; di certo c’è che ha accettato di fungere da traghettatore, con un contratto fino al prossimo giugno senza alcun tipo di opzione per la stagione successiva.

Ma come giocherà Mazzarri nella sua esperienza bis al Napoli? In una delle ultime interviste il tecnico ha svelato di aver studiato approfonditamente il Napoli della scorsa stagione guidato da Luciano Spalletti. Ed è facilmente ipotizzabile immaginare come possa riprendere quel filo reciso lo scorso giugno con il tecnico di Certaldo, attuale Ct dell’Italia.

Walter Mazzarri al Napoli possibile formazione

I tifosi del Napoli ricordano benissimo il 3-4-2-1 alternato al 3-5-2, i due moduli esibiti a Napoli e, in generale, nel corso della sua carriera. Il fiore all’occhiello dell’allenatore di San Vincenzo, lo schema con cui si è costruito la sua carriera. Il Napoli costruito attualmente, però, non sembra adatto affatto per la difesa a tre, anche solo per i quattro centrali a disposizione nell’organico ed i calciatori fuori ruolo da schierare.

Ecco perché, stando anche alle parole del tecnico di circa un mese fa, quando il nome tornò in auge per una possibile sostituzione di Rudi Garcia, possiamo indicare come un Napoli in campo con il 4-3-3, almeno inizialmente. E chissà che non vedremo una squadra propositiva ed in grado di imporre il suo gioco attraverso il possesso palla e la fitta rete di passaggi oltre alla velocità di esecuzione, che son stati il marchio di fabbrica nella scorsa stagione.

Di fatto un Mazzarri 2.0, soprattutto rispetto alla sua prima avventura napoletana, oltre 10 anni fa. Quella squadra, con Cavani suportato da Hamisk e Lavezzi (e successivamente Pandev) agiva soprattutto di rimessa. Questo Napoli, con Lobotka in cabina di regia, è chiamato ad avere il pallino del gioco.

Almeno negli uomini, quindi, non vedremo grandi differente rispetto alla squadra schierata da Garcia nelle ultime settimane; con Meret tra i pali, Rrahmani e Natan in difesa e Di Lorenzo-Mario Rui coppia di terzini. A centrocampo Lobotka vertice basso con Zielinski ed Anguissa interni mentre in attacco, nell’attesa di Osimhen, Politano e Kvaratskhelia sulle fasce. E chissà se avrà maggior spazio Lindstrom, il calciatore più costoso nel mercato estivo degli azzurri.

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.

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