Bene, o almeno meglio di quella di Allegri. Questo è quello che si auspicano i tifosi dall’arrivo di Thiago Motta sulla panchina della Juventus.
Dopo l’addio di Max Allegri la Juventus ha intrapreso la strada della rivoluzione: con Giuntoli alla guida e Thiago Motta in panchina la squadra bianconera ha scelto di abbandonare l’idea dell’ottenimento del risultato ad ogni costo per sposare una filosofia calcistica più qualitativa. Per questo ci si aspetta che l’imminente firma di Thiago Motta porti a Vinovo idee nuove e un impianto di gioco più definito, che allontani i fantasmi delle infinite diverse formazioni di Allegri e che consolidi uno stile definito, unico, proprio della nuova Juventus in costruzione.
Per definire come giocherà la Juventus di Thiago Motta bisogna però partire da un presupposto: la squadra verrà rivoluzionata, ed evidenti prove sono le molteplici trattative di mercato che in questi giorni si stanno dipanando intorno alla società bianconera, con campioni come Douglas Luiz messi nel mirino e certezze sul mercato come Federico Chiesa. Con il via-vai previsto nelle prossime settimane, partiamo dalle certezze su cui la Juventus intende appoggiarsi: Di Gregorio, Bremer, Fagioli e Yildiz.
Il portiere è appena arrivato dal Monza e sarà il titolare al posto del partente Szczesny. Il polacco già la scorsa estate si era detto attratto dalla Lega araba e attualmente c’è una trattativa in corso con l’Al Nassr che porterebbe 5-6 milioni nelle casse della Juventus e un risparmio di 13 milioni sullo stipendio del calciatore. Davanti al neo acquisto Di Gregorio ci sarà Gelson Bremer, centrale brasiliano diventato ormai il leader difensivo della Juventus e intorno al quale Thiago Motta costruirà la sua difesa. Fra le qualità del Bologna da Champions League c’è infatti la solidità difensiva: 32 i gol subiti in stagione, cinque dei quali a qualificazione europea conquistata nelle ultime due gare, dietro solo a Inter e Juventus.
Oltrepassata la fase difensiva e confermati i grandi “vecchi” del gruppo, Thiago Motta farà affidamento sui giovani che nella prossima stagione saranno protagonisti indiscussi dello schieramento bianconero: Fagioli e Yildiz. Se per il centrocampista azzurro il posto nel 4-2-3-1 del tecnico ex Bologna è già previsto e assicurato, lo stesso si può dire per il giovane turco, che potrà svariare su tutto il fronte d’attacco e sarà la stella di riferimento della costruzione offensiva bianconera. Anche per questo Giuntoli ha deciso di non affondare il colpo per Gudmundsson, e di cercare un acquirente per Federico Chiesa.
Abbiamo fin qui solo tratteggiato l’idea di gioco di Thiago Motta, sottolineando come il desiderio dei tifosi e della società sia quello di vedere una Juventus “giocante”, abile nello sviluppare il possesso di palla e la fase offensiva, che faccia del recupero del pallone una fase attiva e che riproponga – con qualità superiori – alcune delle giocate tipiche del Bologna europeo.
La Juventus di Thiago Motta dovrà evolversi
Il 4-2-3-1 sarà il modulo di partenza, con la linea a quattro di difesa che vedrà molti cambiamenti tra cui il possibile inserimento di Calafiori, attualmente valutato più di 40 milioni dal Bologna. A destra potrebbe giocare a quel punto Cambiaso – come sta già facendo in Nazionale – con a sinistra l’esterno del Bologna, mentre in mezzo la coppia Bremer – Danilo dovrebbe essere quella titolare.
A centrocampo Fagioli è l’unica certezza della mediana. Al suo fianco potrebbe arrivare Douglas Luiz in una trattativa dall’impatto globale secondo Massimo Marianella; attualmente il compagno dell’azzurrino sarebbe Locatelli, ma in quella posizione la Juventus farà sicuramente qualcosa.
La trequarti è la zona di campo in cui Thiago Motta dovrà più sperimentare: detto del ruolo imprescindibile di Yildiz, attualmente la Juventus si schiererebbe con Chiesa da una parte e Weah dall’altra, o con McKennie, ma tutti e tre sembrano pronti ad andar via e quindi bisogna ricominciare. Yildiz a sinistra, Koopmeiners al centro e Chiesa a destra, con il trequartista olandese possibile arrivo dall’Atalanta e il numero sette di nuovo spostato nel suo ruolo originario. Poi c’è da considerare Mathias Soulé.
L’esterno argentino quest’anno ha fatto vedere cose impressionanti a Frosinone e per Giuntoli può rappresentare due cose entrambe importanti: una plusvalenza monstre che permetterebbe di tenere Chiesa e di sistemare il bilancio, o un campioncino da affiancare a Yildiz sacrificando Federico Chiesa.
A questo punto manca solo il centravanti: Dusan Vlahovic resta la certezza principale della Juventus di Thiago Motta, con l’allenatore intenzionato a restituirgli fiducia e palloni per raggiungere nuovamente le cifre di reti fatte registrare a Firenze. Alle sue spalle Milik, che rimarrà alla Juventus con tutta probabilità, ma forse non Moise Kean, lontano dal mondo bianconero già durante la scorsa stagione e ora pronto a fare le valige.
Come si può comprendere il mercato sarà il grande protagonista dell’estate bianconera e ipotizzare alla perfezione come giocherà la Juventus di Thiago Motta è praticamente impossibile. Si possono solo tracciare delle linee di demarcazione fondamentali, degli abbozzi, delle idee e poi attendere che l’estate faccia il suo corso.
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