Quanto accaduto nelle scorse settimane in Serie B ha davvero del clamoroso ed è stato rivelato soltanto adesso. L’Italia è diventata meta di investimento per gli americani: 9 club di Serie A su 20 sono infatti nelle mani di proprietari provenienti dagli Stati Uniti o dal Canada. A questi si aggiungono anche altre società di Serie B e, solo fino a poche settimane fa, c’era anche lo Spezia. Da qualche tempo, però, come detto, Platek, che avevano il controllo del club dal 2021, non ci sono più: la società è passata nelle mani del gruppo australiano FC32. E fin qui, niente di strano. Se non fosse che, come rivelato dalla Gazzetta dello Sport, le quote di maggioranza sono state vendute per… un euro.
Una cifra simbolica ovviamente per una strategia finanziaria ben definita. Platek ha investito un bel po’ di soldi nello Spezia: 66 milioni in totale, fra calciomercato e strutture (centro sportivo e stadio). Dopo la retrocessione in Serie B del 2023, però, il gruppo americano ha cominciato a perdere interesse e… soldi. Ed è qui che si spiega la manovra finanziaria: Platek non ha problemi di liquidità visto che, nel frattempo, ha acquistato il Reading in Inghilterra, ma ha cominciato a pensare che l’esposizione all’investimento era diventata troppo alta e le proiezioni non offrivano più ritorno, per questo ha preferito vendere per evitare ulteriori perdite. E così, per solo un euro, lo Spezia ha cambiato proprietario. E ora sogna la Serie A perché in piena zona play-off.