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Dopo un ottimo inizio le prestazioni di Alvaro Morata sono calate drasticamente. Il motivo? Il citomegalovirus che lo spagnolo ha contratto.

In tempo di pandemia è ormai consuetudine sentir parlare di virus e infezioni. Una forma virale molto diffusa, balzata ultimamente agli onori della cronaca in casa Juventus, è il citomegalovirus, il motivo del calo negli ultimi tempi di Alvaro Morata. Come confermato dal DS bianconero Paratici, lo spagnolo è debilitato da un virus che gli causa febbre e problemi intestinali, al punto da farlo svenire al termine del match del Porto. Scopriamo però nel dettaglio questo virus.

citomegalovirus

Fonte: profilo ufficiale Instagram @alvaromorata

Cos’è il citomegalovirus che ha affetto Morata

Il citomegalovirus è una forma virale che si manifesta soprattutto in forma asintomatica, ma che può portare con sé anche diversi sintomi, come sta accadendo a Morata.

La sua diffusione è molto alta, secondo l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) è tra il 40% e l’80% nei Paesi industrializzati. Una volta contratto il citomegalovirus resta latente all’interno dell’organismo per tutta la vita, con la possibilità di riattivassi solo in caso di indebolimento del sistema immunitario.

Gazzetta Active il Professor Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, ha spiegato che “Tra gli adulti immunocompetenti sono molti i casi asintomatici. Questo virus, infatti, normalmente non provoca alcunché e ha generalmente un decorso benigno. Si tratta di un virus molto diffuso, che nella maggior parte dei casi nei soggetti immunocompetenti non dà sintomi, ma che inquieta soprattutto nei casi di trasmissione verticale, da madre a figlio, attraverso la gravidanza. I sintomi si possono presentare, oltre che nel nascituro a rischio, nei pazienti immunocompromessi, come per esempio le persone sieropositive. In questi casi si possono avere infezioni a livello dell’occhio, come le corioretiniti, o a livello dell’esofago, o ancora del fegato come le epatiti, e nei casi peggiori encefaliti e polmoniti. Ma di solito queste manifestazioni si hanno in pazienti davvero immunocompromessi”.

La trasmissione del virus può avvenire tramite i fluidi corporei, come sangue, saliva, urine, lacrime, liquido seminale e secrezione vaginale, e ovviamente anche tramite rapporti sessuali.

citomegalovirus

Fonte: profilo ufficiale Instagram @alvaromorata

Quando guarirà Morata dal citomegalovirus

Insomma un virus che non spaventa, ma che sta comunque debilitando Alvaro Morata. Questo perché ci sono sempre in medicina le eccezioni alla regola, e lo spagnolo è una di queste. Il Professor Pregliasco esclude comunque forme pesanti nel virus e ipotizza un decorso dei sintomi di circa alcune settimane.

In questo tempo Morata può giocare, ma come dimostrato nelle ultime uscite sarà fortemente condizionato dal suo malessere. La speranza in casa bianconera è che i sintomi inizino a farsi meno pressanti almeno per la coppa sfida, cruciale, con Lazio e Porto tra il 6 e il 9 marzo.

Per la Vecchia Signora sarà fondamentale ritrovare il Morata della prima parte di stagione, soprattutto considerando le incerte condizioni fisiche di Dybala e un Kulusevski che stenta a integrarsi nel sistema gioco di Pirlo. Morata è stato tra i migliori nell’avvio di stagione bianconero, ora dovrà superare il citomegalovirus per tornare sui livelli che ha fatto intravedere.

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