Il difensore del Benevento Christian Pastina ha esordito in Serie A nella sfida contro l’Atalanta: conosciamo meglio il talento classe 2001
Il Benevento si sta prendendo con forza la Serie A, grazie al giusto mix tra giovani e giocatori esperti. La squadra allenata da Filippo Inzaghi, reduce da un trionfale campionato di Serie B, sta dimostrando in questa prima parte di stagione che non vuole recitare assolutamente la parte della vittima sacrificale (come avvenuto nella sua prima esperienza in massima serie).
I campani stanno ottenendo risultati sorprendenti, mettendo insieme pragmatismo e la giusta dose di spregiudicatezza. Una miscela vincente, ottenuta grazie all’esperienza di giocatori che conoscono bene la categoria (come Glik, Hetemaj e Sau) e alla spensieratezza giovani alle prime apparizioni in Serie A. Tra questi figura Christian Pastina, difensore classe 2001 cresciuto nel vivaio beneventano e protagonista di un ottimo debutto contro l’Atalanta.
Le prime esperienze giovanili di Pastina
Pastina muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nella Peluso Academy, realtà molto importante per la formazione dei giovani con sede a Sperone (in provincia di Avellino). Il primo club che crede in lui è la Paganese, che lo acquista aggregandolo alla formazione dei Giovanissimi Nazionali. Con la compagine di Pagani disputa una stagione di alto livello, perdendo la finale playoff contro la Roma.
Come avvenuto per molti altri talenti cresciuti nella Peluso Academy, la sua carriera prosegue all’Avellino. Nella stagione 2016/17 gioca con l’Under 16 degli irpini, mostrando le sue qualità a tal punto da guadagnarsi le sue prime 3 convocazioni in Primavera già nel corso di quell’annata. L’esperienza ad Avellino però dura solo un anno perché, nell’estate del 2017, Pastina viene acquistato dal Benevento. Un club dove si toglie grandi soddisfazioni.
L’escalation nel vivaio del Benevento
L’avventura di Pastina nel vivaio giallorosso comincia nella formazione Under 17. Il difensore classe 2001 diventa subito un titolare fisso, collezionando 23 presenze e contribuendo al raggiungimento della fase finale del campionato. Il sogno dei campani termina al secondo turno, con la sconfitta per 1-0 contro il Genoa. Un primo anno nel complesso positivo per Pastina, in cui debutta anche in Primavera.
L’approdo definitivo nell’ultima categoria giovanile prima del salto nel calcio dei grandi avviene però nella stagione successiva. Pastina si mostra subito all’altezza della situazione, sia per le sue qualità difensive che per la sua pericolosità in area avversaria. Sono 5 infatti i suoi gol a fine stagione, in 20 gare di campionato tra regular season e seconda fase.
I primi assaggi di B e il debutto (con assist) in Serie A
Pastina dovrebbe giocare in Primavera anche nella stagione 2018/19, ma fin dai primi mesi entra nelle grazie del nuovo tecnico della prima squadra Filippo Inzaghi. L’ex bomber lo convoca regolarmente, regalandogli l’emozione dell’esordio in Serie B nella parte finale del campionato. Il 17 luglio 2020, nella sfida contro il Livorno, Pastina calca per la prima volta i campi del campionato cadetto giocando gli ultimi 20 minuti. Un finale di gara positivo, che gli vale altre 2 presenze contro Frosinone e Chievo.
Nel mercato estivo si fa avanti qualche pretendente, ma Inzaghi vuole trattenere Pastina come elemento promettente con cui completare la rosa. Il ragazzo lavora sodo per conquistarsi la sua prima chance in A, che arriva in occasione del match casalingo contro l’Atalanta. Un debutto con i fiocchi, impreziosito dall’assist per il momentaneo 1-1 di Sau. Se il buongiorno si vede dal mattino, Pastina può togliersi altre belle soddisfazioni in questa stagione, contribuendo ai risultati – fin qui ottimi – del Benevento.
Christian Pastina: ruolo e caratteristiche
Pastina nasce come difensore centrale, molto bravi in fase d’impostazione sia con passaggi corti che con lanci lunghi per i giocatori offensivi. Grazie alle sue ottime doti balistiche, sa essere letale sui calci piazzati. Fin da giovanissimo ha mostrato maggiori abilità nel costruire gioco piuttosto che nel fermare quello avversario, ma sta migliorando anno dopo anno sul piano difensivo.
Nei sistemi di gioco di Inzaghi, che solitamente adotta il 4-3-3 e il 4-2-3-1, può naturalmente ricoprire il ruolo di difensore centrale. La sua duttilità tattica gli consente però anche di giostrare sulla corsia di sinistra della difesa, dove ha giocato in più occasioni nei primi anni della sua carriera. Al di là del ruolo, la personalità mostrata contro l’Atalanta lascia certamente ben sperare.
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