Il Bologna continua a vincere, e il trionfo di Bergamo suona un po’ come un passaggio di consegne tra le provinciali d’oro della Serie A.
In molti, a inizio stagione, era pronti ad attendersi il grande ritorno dell’Atalanta ai massimi livelli del nostro campionato, dopo una campagna acquisti estiva di alto profilo, segnata dai colpi Scamacca e De Ketelaere. E invece, la grande sorpresa di questa Serie A è il Bologna di Thiago Motta, che sconfiggendo (per la seconda volta in stagione) i bergamaschi sembra quasi aver sancito il passaggio di consegne della “provinciale terribile” di questo campionato. Il torneo è ancora lungo, ma nella corsa per il quarto posto gli emiliani sembrano ora godere di un certo vantaggio. Non solo in termini di punti in classifica (+4 sulla Roma, +5 sull’Atalanta, addirittura +8 sul Napoli), ma anche per il fatto di non avere alcun altro impegno oltre alla Serie A.
I numeri di Joshua Zirkzee e compagni mettono in evidenza quella che ormai non è più nemmeno definibile come una sorpresa. Il Bologna ha vinto tutte le ultime sei partite disputate, superando anche avversarie dirette come Fiorentina, Lazio e Atalanta. Il record, in questi ultimi incontri, parla di 17 gol segnati e solo 4 subiti: i rossoblù sono attualmente il settimo miglior attacco della Serie A, e la seconda miglior difesa dietro alla sola Inter. L’ultima sconfitta risale al 14 gennaio a Cagliari, anche se è almeno dal 17 dicembre (vittoria sulla Roma e, re giorni dopo, sull’Inter in Coppa Italia) che la formazione emiliana si è imposta all’attenzione di tutti nel campionato italiano.
La sfida di sabato prossimo con l’Inter diventa a questo punto un appuntamento cruciale per gli appassionati della Serie A, mettendo a confronto le due squadre che stanno dimostrando il miglior momento di forma del campionato, e anche il gioco più convincente. E incredibilmente il Bologna si presenta a questa sfida con un record stagionale positivo nei confronti dei nerazzurri: prima della vittoria per 2-1 a San Siro in Coppa Italia, già il 7 ottobre era stato in grado di bloccare l’attuale capolista sul 2-2, sempre a Milano. Aggiungiamo che giocare al Dall’Ara non si è rivelato semplice per nessuno, quest’anno: il Bologna ha perso una sola partita in casa (il 21 agosto col Milan), e solo in altre due occasioni non è riuscita a fare bottino pieno (0-0 col Napoli il 24 settembre, e 1-1 col Genoa il 5 gennaio).
Il Bologna può essere la nuova Atalanta?
Attualmente la squadra di Thiago Motta si trova nel limbo tra la sorpresa della stagione e una realtà consolidata, e probabilmente la sfida contro l’Inter ci dirà se gli emiliani posso davvero puntare a un posto nella prossima Champions League. Al momento, comunque, tutto sembra indicare che il Bologna possa giocarsela bene fino alla fine della stagione. Per capire, però, se potrà davvero essere ciò che è stata l’Atalanta negli ultimi anni – ovvero una squadra costantemente in lotta per le posizioni europee della classifica – bisognerà attendere la prossima estate e valutare il nuovo progetto tecnico che necessariamente dovrà iniziare.
“Necessariamente”, perché ad oggi sembra difficile immaginare un Bologna in grado di trattenere un altro anno elementi come Zirkzee, Calafiori e ovviamente Motta, già sul taccuino di varie big italiane e non solo. Questo potrebbe essere la vera grande sfida che attende il direttore sportivo Marco Di Vaio: la forza dell’Atalanta in questi anni è stata quella di riuscire a blindare il principale artefice dei suoi successi, ovvero Gasperini, e costruire un’ossatura della rosa in grado di resistere per più stagioni alle sirene di mercato. Le condizioni del Bologna sembrano però essere molto differenti sia per ragioni economiche sia per il differente status dei due allenatori. Ma non è escluso che gli emiliani possano riservare delle sorprese alla Serie A.