Skip to main content

La Kings League è il nuovo modo di intendere il calcio per la Generazione Z, creata da Pique nel 2023, oggi è al centro delle attenzioni del mondo del calcio

Il calcio di inizio dato il primo gennaio 2023 ha dato il via ad un fenomeno che tra social, streaming e ora – con il Mondiale – in televisione, si sta diffondendo anche tra coloro che dello streaming su Twitch o dei video su YouTube proprio non sanno nulla. La Kings League è nata nell’inverno 2023 sotto l’egida di due amici: l’ex calciatore e ora imprenditore Gerard Pique e lo streamer spagnolo Ibai Llanos, nel novero delle attività della Kosmos, azienda dell’ex Barcellona che aveva stipulato anche un contratto per organizzare la Coppa Davies di Tennis prima di rinunciarci per problemi non meglio specificati. 

Ma come funziona la Kings League? Innanzitutto partiamo dalle basi: la Kings League è un campionato di calcio a sette con partite della durata di venti minuti per tempo, un po’ come funziona all’oratorio o in qualsiasi torneo amatoriale che giochiamo tutti d’estate. La particolarità sta nella tipologia di bonus e malus che si applicano alle singole partite, gli eventi fuori controllo che possono verificarsi, la presenza fra i dodici giocatori di ogni squadra di ex calciatori professionisti e l’ingombrante ruolo dello streaming e dei social in ognuna delle dinamiche del torneo. Con dodici squadre a contendersi il posto alle final-eight in un girone all’italiana, la Kings League ha visto nella sua giornata di esordio numeri da capogiro con più di 15 milioni di spettatori collegati. Un numero simile di avventori è giustificato dall’hype immenso che si è venuto a creare intorno alla competizione e alla struttura della stessa, che prevede che il calcio resti sullo sfondo, sia il contorno di un evento molto più grande della partita in sé. 

Per questo durante la competizione della scorsa stagione il presidente della Liga Tebas ha definito la Kings League “un circo”, generando una risposta tutt’altro che scontata dagli organizzatori. Prima dell’ultimo turno un giocatore vestito da clown è apparso al centro del campo, mentre diversi indizi sulla sua identità venivano fatti comparire sugli schermi degli spettatori. Nel momento in cui il Khun Aguero si è palesato come nuovo giocatore della Kings League, la diretta streaming ha raggiunto un picchio vicino al milione e mezzo di collegamenti contemporanei tra tutte le piattaforme, dimostrando come “Il nuovo modo di fare calcio” della Kosmos non piacerà ai puristi ma è esattamente quello che serviva per creare un nuovo legame con le generazioni che al calcio “tradizionale” sembrano non interessarsi più di tanto. 

La Kings League e il mondiale 

Se del regolamento preciso della Kings League vi parleremo in un articolo successivo, l’entusiasmo e l’attenzione che questa competizione sta generando è oggi ai massimi storici, con il primo mondiale organizzato in Messico dal 26 maggio a sabato 8 giugno 2024.     

55 partite e 32 squadre, venti delle quali provenienti dalla Kings League spagnola di Pique e dodici qualificate tramite Wild Cards, tra le quali è presente anche l’Italia. Lo streamer Blur è il presidente degli Stallions, la squadra della nostra nazionale il cui capitano è niente meno che Francesco Totti, mentre la co-star – e quindi dodicesimo uomo – è Emiliano Viviano, attualmente portiere dell’Ascoli. 

Nelle ultime settimane Blur ha anche pubblicato un video con Zlatan Ibrahimovic per la promozione della Kings League anche in Italia, ma si presume che ulteriori dettagli saranno comunicati al termine del mondiale. 

Leggi anche: Rafah, anche i calciatori di Serie A condannano l’attacco