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Ceferin, presidente della UEFA, prende le distanze dalla Superlega alla pari di molti club europei: “Hanno sputato sul calcio”

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La riunione indetta d’urgenza dalla UEFA ha portato il presidente Aleksander Ceferin a esporsi in maniera molto forte con la Superlega, le società e i calciatori che avranno deciso di parteciparvi. L’argomento è bollente e, proprio per questo motivo, il massimo organismo europeo per club ha dovuto organizzarsi in fretta e furia per rispondere a quello che, volenti o nolenti, sarà un cambiamento epocale.

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Dopo aver ufficializzato la nuova Champions League, che cambierà format a partire dalla stagione 2024/25, il numero uno della UEFA è tornato sull’argomento Superlega lanciando segnali minacciosi, spalleggiato da un comunicato firmato dalla FIFA che auspica una ricucitura tra le parti in modo tale da “poter trovare un dialogo costruttivo per il bene del calcio”.

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Fonte immagine: @napolista (Twitter)

UEFA-Superlega, le parole di Ceferin

Hanno sputato sul calcio – ha esordito Ceferin – pensano solo ai soldi. È pura e semplice questione di denaro, un progetto orribile, una proposta insignificante”. Il presidente della UEFA ci è andato giù pesante, e d’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che la diaspora porterebbe danni economici inenarrabile.

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Il messaggio del presidente della UEFA che arriva da Nyon non solo è forte e chiaro, ma anche rinforzato dalle tante prese di posizione contro la Superlega che si sono lette nelle ultime ore. Tanti club hanno preso le distanza dal nuovo progetto studiato a tavolino da Andrea Agnelli, Florentino Perez e una piccola serie di eletti. Dal Borussia Dortmund al Porto fino all’Ajax e alla Roma, che avrebbe già confermato alla UEFA l’intenzione di rimanere al suo fianco.

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Una bordata, infine, Ceferin l’ha riservata anche ai calciatori che decideranno di giocare nel nuovo torneo: “Ai giocatori impegnati nella Superlega sarà vietata la partecipazione ai Mondiali e agli Europei. Nessuno di loro giocherà per le Nazionali” ha detto il presidente, spalleggiato evidentemente dalla FIFA nonostante il FifPro, il sindacato dei calciatori, abbia espresso qualche dubbio al riguardo.

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“UEFA – continua Ceferin – distribuisce il 90% dei ricavi reinvestendoli nel calcio. Non siamo solo una questione di soldi, la Superlega sì. Sono gli interessi di una dozzina, che non vorrei proprio chiamare quella sporca dozzina. Il principio di base, quello di solidarietà, non può cambiare. Ma per qualche persona la solidarietà non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche”.

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Le accuse ad Agnelli e Woodward

Ceferin si è soffermato anche sul presunto comportamento di Andrea Agnelli, fino a ieri presidente dell’ECA e consigliere della UEFA: “Non parlerò molto di lui – dice il presidente -, è la più grande delusione di tutte. Gli ho parlato sabato e mi ha detto che erano solo voci, poi ha spento il telefono. Mai visto una persona che potesse mentire così di continuo”.

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Poi su Woodward, proprietario del Manchester United: “Ne ho viste tante nella mia vita, ero un avvocato penale, ma non ho mai visto persone del genere. Woodward mi ha chiamato giovedì scorso dicendo che era soddisfatto delle riforme e che le sosteneva, voleva parlare solo del fair play finanziario, quando in realtà aveva già firmato un altro progetto”.

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