Il caso plusvalenze fa tremare la Juventus, ma ci sono altri club di Serie A nel mirino della Procura di Torino. Vediamo quali.
L’inchiesta Prisma della Procura di Torino sul caso delle plusvalenze fittizie dei club di Serie A è salita agli onori delle cronache venerdì sera con le perquisizioni negli uffici della Juventus e l’iscrizione al registro degli indagati dei suoi principali dirigenti, tra cui Andrea Agnelli.
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Ma il club bianconero non è l’unico coinvolto nelle indagini della magistratura, che ora rischiano di travolgere diversi club di Serie A e non solo. I casi tenuti d’occhio dalla Procura coinvolgono operazioni di mercato effettuate tra il 2018 e il 2021, che hanno coinvolto anche importanti società come Napoli e Roma.
Caso plusvalenze: gli altri club coinvolti
Osimhen (Napoli – Lille)
L’episodio che salta maggiormente all’occhio è quello che coinvolge la stella del Napoli Victori Osimhen, trasferitosi in Italia nel settembre 2020 per la cifra record di 71 milioni di euro, dopo una stagione eccezionale trascorsa al Lille. Solo mesi dopo si sarebbe scoperto che il club francese aveva enorme problemi di bilancio, che hanno costretto al cessione il discusso proprietario Gerard Lopez, che oggi possiede invece il Bordeaux, anch’esso in difficoltà economiche.
In cambio, però, il Napoli cedette al Lille alcuni giocatori, andando ad “ammortizzare” il consistente esborso per l’attaccante nigeriano. In Francia si trasferirono così Orestis Karnezis, terzo portiere azzurro, i 20enni Claudio Manzi e Ciro Palmieri, difensore centrale e punta della Primavera senza presenze tra i professionisti, e il 22enne attaccante Luigi Liguori, reduce da un prestito in Serie C. Tutti e quattro furono valutati 5 milioni di euro a testa.
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Oggi, solo Karnezis gioca ancora al Lille, con cui ha disputato una sola partita in carriera. Gli altri tre hanno lasciato il club transalpino dopo una sola stagione e senza mai scendere in campo: al momento, Manzi milita in Serie C con la Turris, Palmieri in D con la Nocerina, mentre Liguori gioca alla Frattese in Eccellenza.
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Depaoli – Leris (Sampdoria – Chievo)
Nell’agosto del 2019, la Sampdoria acquistava dal Chievo gli esterni Fabio Depaoli e Mehdi Leris, spendendo complessivamente 7,3 milioni di euro. Alla società scaligera andarono però Maxime Leverbe e David Ivan, che venivano da prestiti in Serie C e furono valutati in tutto 1,5 milioni.
Negli anni precedenti, il Chievo era già stato coinvolto in un caso di plusvalenze fittizie con il Cesena, supendo una penalizzazione di 3 punti in classifica, ed è poi fallito la scorsa estate. La Sampdoria, dal canto suo, è coinvolta anche in casi di scambi sospetti con la Juventus, relativamente alla trattativa Peeters-Audero e a quella che portò in bianconero Vrioni e Mulé.
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Parma e Pescara
Proprio come la Sampdoria, ci sono altri due club italiani indagati dalla Procura di Torino per aver partecipato a operazioni sospette con la Juventus ma anche tra di esse. Tra il gennaio 2019 e l’agosto 2020, le due società si sono scambiate una serie di giocatori.
Dall’Abruzzo all’Emilia si sono mossi José Machin, Alessandro Martella, Paolo Napoletano, Gaston Burgman, Stefano Palmucci, Davide Cipolletti e Fabian Pavone, per un cifra complessiva di 11,6 milioni. Lungo il percorso inverso si sono invece mossi Cristian Galano, Simone Madonna, Marco D’Aloia e Matteo Luigi Brunori, per un totale di 6,3 milioni.
Brunori, inoltre, è al centro di un’altro trasferimento dubbio avvenuto a gennaio 2020 dal Pescara verso la Juventus, che ufficialmente pagò per lui 2,9 milioni di euro in uno scambio quasi alla pari con Edoardo Masciangelo. Esattamente un giorno prima, gli abbruzzesi avevano preso Brunori dal Parma per 500.000 euro.
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Il coinvolgimento della Roma
Per adesso si sa molto poco del ruolo della Roma nell’inchiesta Prisma della Procura di Torino. Il nome del club giallorosso è stato infatti riportato dal Corriere dello Sport, ma senza ulteriori precisazioni.
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