Il massimo campionato turco entra nel vivo e, dopo anni, le tre grandi del paese sono tornate a contendersi il titolo. A spuntarla, alla fine, è stato il Besiktas
La Super Lig, il massimo campionato turco, ha ritrovato le sue storiche protagoniste: dopo anni di sorprese, upset e cadute fragorose tra le cosiddette big, a giocarsi il titolo a una giornata dal termine c’erano Besiktas, Galatasaray e Fenerbahce, racchiuse in soli due punti e pronte a giocarsi il tutto per tutto in un turno finale che si preannuncia scoppiettante.
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Alla fine a spuntarla sono stati i bianconeri, battendo nella giornata decisiva il già tranquillo Goztepe per 2-1, grazie alle reti di Vida e Ghezzal su calcio di rigore, che hanno reso inutili le rispettive vittorie in contemporanea di Galatasaray e Fenerbahce. Per il Besiktas è il titolo numero 16 della propria storia.
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Besiktas, titolo tra crisi e lacrime
L’istantanea della corsa al titolo per quanto riguarda il Besiktas è rappresentata dalle lacrime del terzino Rosier al termine del match perso in casa contro il Karagumruc di Borini e Bertolacci. La squadra allenata da Sergen Yalcin ha dilapidato il vantaggio accumulato durante l’anno, completando l’opera di autolesionismo perdendo le ultime due partite di fila. Però, sul rettilineo finale, ha trovato voglia e sprint in modo tale da mettere la parola fine alla volata per il titolo.
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Un successo importante, sul cui sfondo va sempre registrata anche una crisi societaria senza precedenti, che si protrae da anni e, anche in caso di vittoria del titolo, potrebbe portare a un’esclusione dall’Europa. I club turchi in passato hanno avuto problemi con il fair play finanziario e il Besiktas non fa eccezione: in tal senso, saranno fondamentali gli introiti della fase a gruppi di Champions League. A Vida, Ghezzal, Larin e compagni servirà un ultimo sforzo, per battere il Goztepe con un risultato largo e mettersi al riparo dal ritorno del Galatasaray.
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Galatasaray, il grande ritorno
Se Istanbul è tornato epicentro della lotta in vetta al campionato turco, molto si deve anche al grande girone di ritorno giocato dal Galatasaray: la squadra di Terim, virtualmente fuori dai giochi dopo l’andata, ha avuto una reazione sensazionale facendo quasi percorso netto dopo il giro di boa. L’apice è stato toccato con il 3-1 sul Besiktas, che ha permesso ai giallorossi di agganciare i rivali al primo posto della Super Lig, pur non riuscendo a vincere.
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Trascinato dai gol di Falcao e dalle giocate della coppia composta da Babel e Arda Turan, il Galatasaray dovrà giocare l’ultimo match cercando di segnare più gol possibili. Ma, nel frattempo, una (quasi) certezza c’è già: dopo anni di mezzi fallimenti, la squadra è finalmente tornata competitiva e, con qualche puntello giusto, può diventare una mina vagante nella prossima fase a gruppi di Champions League.
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Fenerbahce, un altro fallimento?
Per trovare l’ultimo campionato turco vinto dal Fenerbahce bisogna scorrere l’albo d’oro fino alla stagione 2013/14. Da lì in poi i gialloblu non sono più riusciti ad aggiudicarsi un titolo che in passato non era formalità, ma quasi. Quest’anno, nonostante la squadra sia stata sempre nelle parti alte della classifica, è mancato ancora una volta il classico centesimo per fare l’euro.
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I primi scricchiolii si sono cominciati a sentire verso febbraio, con la sconfitta casalinga nel derby contro il Galatasaray, da lì in poi è subentrata la paura di non farcela culminata con la figuraccia dell’ultimo turno, con gli uomini di Bulut sconfitti in casa dal Sivasspor. Per riportare entusiasmo e credibilità non è bastato nemmeno il ritorno in patria di Mesut Ozil, che solo nelle ultime settimane è tornato in campo per dare il proprio apporto alla causa, dopo le polemiche post Arsenal e l’ennesime dichiarazioni pro Erdogan
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Gli italiani del campionato turco
A una manciata di punti dalla qualificazione europea, ormai matematicamente sfuggita di poco, si è posizionato il Fatih Karagumruk, squadra che l’estate scorsa ha letteralmente saccheggiato la Serie A. In rosa, infatti, la neopromossa può vantare un sacco di calciatori che hanno militato nella massima serie italiana: da Viviano a Bertolacci, passando per Borini, Biglia, Zukanovic, Lucas Castro e Belkovec. In panchina, invece, siede Francesco Farioli, ex braccio destro di De Zerbi ora trapiantato in Turchia.
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Subentrato a fine marzo in seguito a una serie di risultati negativi, Farioli – 31 anni, è il tecnico più giovane del campionato turco – ha subito dato un’impronta ben precisa alla squadra, costruendo un’identità che imbastisce il progetto sportivo per gli anni a venire. Il club con sede nella periferia di Istanbul sogna le imprese di Bursaspor, Trabzonspor e Basaksehir: il prossimo anno, con le scelte giuste, potranno puntare seriamente al titolo.
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