Gli over-35 che potrebbero essere titolari in Serie A nella prossima stagione non sono pochi come si potrebbe pensare. I loro club stanno già pensando ai loro eredi?
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Zlatan Ibrahimovic compirà 40 anni ad ottobre, eppure sembra abbastanza chiaro che anche nella prossima stagione avrà un ruolo chiave nell’undici titolare del Milan, nonostante un’annata lunga che prevede anche il ritorno in Champions League.
Quello delle svedese è solo uno dei numerosi casi di calciatori over-35 che potrebbero essere titolari nei propri club durante la prossima stagione. Al di là della loro longevità e del loro apporto tecnico, appare evidente che le società che li hanno sotto contratto dovranno iniziare presto a pensare alla loro eredità.
Gli over-35 guidano gli attacchi delle big della Serie A
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Con i 15 gol in 19 partite realizzati nello scorso campionato, Ibrahimovic si è imposto come principale realizzatore dei rossoneri, rivelandosi un elemento ancora imprescindibile della squadra, a livello caratteriale ma anche tecnico. Tuttavia, ha anche dimostrato che la sua tenuta fisica non è più la stessa di un tempo, e questo ha portato il Milan a studiare un piano per rimpiazzarlo in caso di necessità.
Contrariamente a quanto sarebbe stato facile immaginare, per il vice-Ibra i rossoneri non vogliono puntare su un giovane (anzi, quasi certamente Lorenzo Colombo uscirà in prestito, e si parla anche di una possibile cessione di Rafael Leão), ma hanno invece preso dal Chelsea Olivier Giroud, che a settembre spegnerà 35 candeline. Non una soluzione per il futuro, ma un sostituito per l’immediato, quasi un co-titolare: la decisione sul destino dell’attacco del Milan, quindi, è rinviata a data da destinarsi.
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Ma i rossoneri non sono l’unico club di Serie A ad affidarsi a un over-35 sul fronte avanzato. La Juventus, ovviamente, ha in squadra Cristiano Ronaldo, che nonostante i dubbi delle ultime settimane dovrebbe essere confermato anche per la prossima annata, l’ultima prima della scadenza del contratto e il probabile addio a Torino. Ma i bianconeri hanno già in rosa giovani come Chiesa e Kulusevski (oltre a Dybala, che necessita un rilancio) per raccoglierne l’eredità.
Ancora da risolvere la situazione di Dzeko alla Roma, che ormai ogni estate pare sul piede di partenza e invece resta in rosa. Anche nella prossima stagione il suo vice sarà Borja Mayoral, capocannoniere dell’ultima Europa League; ma lo spagnolo è di proprietà del Real Madrid, con un riscatto molto alto (20 milioni). Nel giugno 2022, scadranno sia il prestito di Mayoral che il contratto di Dzeko, e Tiago Pinto e Mourinho dovranno prendere una decisione sul nuovo centravanti della Roma.
La situazione tra le piccole
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Restando in tema di attaccanti, ma scendendo di qualche posizione nelle gerarchie del campionato, un’altra pesante eredità con cui confrontarsi riguarda la Sampdoria. Fabio Quagliarella arriverà a 39 anni a gennaio, con un contratto in scadenza a giugno; nella scorsa stagione ha segnato ancora 13 reti, è il capitano dei doriani e il suo ruolo in squadra è simile a quello di Ibrahimovic al Milan.
Con Bonazzoli che ancora deve dimostrare il suo effettivo valore, la migliore opzione per il dopo-Quagliarella resta Manolo Gabbiadini, che da qualche anno si sta cimentando nel ruolo di prima punta. Maggiori dubbi a Udine, dove nei sei mesi conclusivi del campionato Gotti ha fatto spesso affidamento sul 36enne Fernando Llorente, ricavandone appena 1 gol; non troppo peggio, però, degli altri compagni di reparto Nestorovski e Okaka.
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Difficilmente Magnanelli (Sassuolo), Behrami (Genoa) e Molinaro (Venezia) avranno grandi chance dal primo minuto, ma a Verona è facile che un ruolo rilevante possa ancora giocarlo il 35enne Miguel Veloso, anche se molto dipenderà a Di Francesco. A centrocampo, accanto al portoghese sta crescendo Tameze ed è appena arrivato in prestito dall’Antwerp Martin Hongla, che potrebbe alternarsi a Veloso già in questa stagione.
Il Genoa, invece, dovrà valutare molto attentamente le sue opzioni in difesa. Considerando gli over-35, c’è il solo Andrea Masiello (36 anni a febbraio), reduce da una stagione da 30 presenze coi rossoblù, ma il resto del reparto è composto in buona parte da ultra-trentenni come Criscito (35 a dicembre) e Radovanovic (33 ad agosto).
L’incognita tra i pali dell’Inter
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In ultimo, tornando alle big, l’Inter ha confermato come portiere titolare Samir Handanovic, lo sloveno spesso criticato nelle ultime uscite e che poche settimane fa è arrivato a 37 candeline. Da mesi si fanno ipotesi sul suo sostituto, ma quasi sicuramente ne scopriremo il nome solo tra un anno, quando il contratto dell’attuale capitano nerazzurro scadrà.
Al momento, sembra difficile che la sua eredità possa essere raccolta da un giocatore già in rosa: si parla bene di Stankovic e Brazão, ma finora i due hanno avuto veramente pochissime occasioni e difficilmente l’Inter accetterà il rischio di affidarsi a loro. Allo stesso modo, il numero 2 tra i pali Ionut Radu ha 24 anni e da gennaio 2020 ha giocato appena una partita e mezza.
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