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Gianluigi Buffon lascia la Juventus. Il portiere bianconero annuncia l’addio alla Vecchia Signora, stavolta in maniera definitiva.

A due anni di distanza dal suo ritorno, Gianluigi Buffon dice addio nuovamente alla Juventus. Stavolta però per sempre. Nell’estate 2018 il portiere azzurro aveva già salutato la Juventus, per accasarsi al Psg, salvo poi fare ritorno appena un’estate dopo. Ora Buffon è pronto a lasciare la Vecchia Signora in maniera definitiva.

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Le parole di Buffon

Così il portiere ha dato l’annuncio tramite un’intervista a Bein Sport: “Quest’anno si chiuderà definitivamente la mia esperienza in bianconero. O smetto o trovo una situazione stimolante. Il mio futuro è chiaro e delineato. Quest’anno si chiuderà in maniera definitiva questa bellissima e lunghissima esperienza con la Juve. Penso di aver dato tutto per la Juve. Ho ricevuto tutto e più di così non si può fare. Siamo arrivati alla fine di un ciclo ed è giusto che uno tolga il disturbo”.

Parole chiare, che certificano l’addio alla Juventus. Dopo 683 presenze in bianconero, Buffon è pronto a lasciare la squadra che lo ha consacrato come il miglior portiere di tutti i tempi. In questo finale di stagione l’estremo difensore riceverà probabilmente la giusta passerella, contro il Bologna nell’ultima di campionato o magari in quello che sarà l’ultimo derby d’Italia della sua carriera, sabato contro l’Inter.

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Ciò che è certo è che dopo la fine di questo campionato, non vedremo più Buffon con la maglia della Juventus. Il dubbio riguarda però ora il suo futuro: ci sarà il ritiro o una nuova avventura all’orizzonte? I prossimi giorni magari scioglieranno il dubbio, per ora il portiere pensa solo a godersi gli ultimi giorni con la sua Juventus.

Il bilancio di Buffon

Il portiere ha parlato anche della deludente stagione attuale dei bianconeri a Bein Sport: “Ci è mancata continuità. Alla fine nelle partite che abbiamo giocato contro le prime 5-6 squadre della classifica spesso abbiamo vinto, ogni tanto pareggiato e alcune volte perso. Però ce la siamo sempre giocata alla pari. Invece contro le squadre meno blasonate abbiamo perso punti stupidi. Questo significa che sei una squadra che deve ancora crescere caratterialmente”.

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Un pensiero anche su Ronaldo: “Ho un ottimo rapporto con lui. È un ragazzo che a me sta molto simpatico. Ha fatto un sacco di gol come sempre, come negli ultimi anni. Il singolo viene esaltato quando la squadra raggiunge dei traguardi importanti. Se questo non succede anche la prestazione del singolo ne risente”.

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