Vladlen Tatarsky era un noto blogger militare russo, assassinato con un bomba a San Pietroburgo nella giornata di ieri: chi era e perché è stato ucciso?
Una bomba è esplosa ieri, domenica 2 aprile, in un bar di San Pietroburgo, ferendo 32 persone e uccidendo una. Una, ma molto importante: si tratta di Vladlen Tatarsky, un noto blogger militare russo. Secondo quanto riferito dai media locali, Tatarsky stava tenendo un incontro presso lo Street Bar. La ricostruzione dei fatti indica come colpevole dell’attentato un donna, che diceva di chiamarsi Nastya, che inizialmente era intervenuta nel dibattito, ponendo alcune domande a Tatarsky. La donna avrebbe raccontato di avere realizzato un busto del blogger, ma che la sicurezza le aveva impedito di portarlo dentro il locale. L’autore avrebbe riso della cosa, dandole il permesso di consegnargli l’opera, che Tatarsky ha poi tenuto accanto a sé. Il busto si è rivelato essere una bomba, che è esplosa subito dopo.
Vladlen Tatarsky era nato nel 1982 a Makiivka, all’epoca in Unione Sovietica e oggi in Ucraina, e più precisamente nella contesa regione del Donbass. Negli ultimi tempi era noto come blogger militare, con oltre 560.000 follower su Telegram, ma la sua storia è molto più complessa. Innanzitutto, il suo vero nome era Maxim Yuryevich Fomin, era stato un minatore e poi un venditore di mobili. Poi, a causa di alcune difficoltà economiche, nel 2011 aveva rapinato una banca, venendo però catturato e condannato. Tre anni dopo, con lo scoppio della guerra nel Donbass, Fomin accettò di servire nelle milizie filo-russe in cambio del perdono e della liberazione.
Terminato il servizio militare, Fomin è divenuto un blogger militare, assumendo il nome d’arte di Vladlen Tatarsky. “Vladlen” è un riferimento alle prime lettere del nome e del cognome di Vladimir Lenin, celebre leader della rivoluzione russa del 1917. “Tatarsky”, invece, proviene dal cognome del protagonista Generation P, pubblicato dall’autore satirico russo Viktor Pelevin nel 1999. Sembrerebbe che l’attentato sia stato motivato da ciò che il blogger diceva su Telegram.
Cosa diceva il blogger Tatarsky sulla guerra Russia Ucraina
Chi e perché abbia ucciso Tatarsky è difficile da capire, al momento. Secondo alcuni giornalisti russi (Margarita Simonyan, Tina Kandelaki e Anton Krasovsky), la responsabilità sarebbe dell’Ucraina. Yevgeny Prigozhin, imprenditore russo proprietario dello Street Bar e finanziatore del Battaglione Wagner, sostiene invece che gli ucraini non avrebbero nulla a che vedere con l’attentato. Il politico ucraino Mykhailo Podolyak dice invece che l’assassinio di Tatarsky sarebbe una questione interna russa, tesi sostenuta anche dagli statunitensi dell’Institute for the Study of the War.
Tatarsky era un blogger filo-russo molto popolare, ma non sempre in linea con il Cremlino. In questo anno di guerra aveva anche espresso critiche verso i vertici militari russi, a causa di un approccio troppo soft alle operazioni in Ucraina. In precedenza, aveva detto che “migliaia di soldati russi” erano impegnati in Donbass fin dal 2014, contraddicendo la versione di Mosca, secondo cui il personale militare russo sarebbe intervenuto nella regione solo nel 2022. Il suo stile era improntato a una forte ostilità verso l’Ucraina, che definiva “uno stato terrorista” e di cui invocava la distruzione. In un suo discusso video, girato dentro il Cremlino lo scorso settembre, Tatarsky aveva detto: “”Sconfiggeremo tutti, uccideremo tutti, deruberemo tutti come necessario. Proprio come piace a noi”.