Skip to main content

Il Besiktas è sempre più vicino a un titolo che gli sfugge dal 2017, e ci sta riuscendo con un allenatore poco noto e diversi giocatori in cerca di riscatto

LEGGI ANCHE: Il Lipsia sta (già) costruendo la squadra del prossimo anno

Il pareggio interno contro il Fenerbahçe potrebbe non sembrare il risultato migliore per celebrare il Besiktas, specialmente se consideriamo che i bianconeri di Istanbul sono stati raggiunti nel finale dopo aver ripetutamente fallito il raddoppio. Ma la contemporanea sconfitta del Galatasaray in casa col Rizespor li proietta a più tre sulla seconda, con un match ancora da recuperare.

Una rivincita per i tanti talenti mancati della rosa dei Kara Kartallar (le “Aquile Nere”), molti dei quali vecchie conoscenze della Serie A come Adem Ljajic e Rachid Ghezzal, che in Turchia stanno finalmente ritrovandosi.

LEGGI ANCHE: Gattuso alla Lazio, una soluzione interessante

LEGGI ANCHE: Origi è il nome nuovo per l’attacco dell’Inter

Besiktas, in testa a sorpresa

LEGGI ANCHE: La mossa del Fenerbahçe: far pagare lo stipendio di Ozil ai tifosi

Una stagione particolare, in cui tante big stanno deludendo, a partire dai campioni in carica del Basaksehir, che si trovano a serio rischio retrocessione. Ma pure Galatasary e Fenerbahçe non stanno dimostrando la solidità che ci si aspettava, e dopo un buon inizio anche il Karagumruk “italiano” (Viviano, Biglia, Bertolacci e Borini in rosa) si è sgonfiato.

besiktas

Fonte: @BesiktasEnglish (Twitter)

Ma che la numero uno della classifica sia divenuta il Besiktas è una piccola sorpresa. Non vince un titolo dal 2017, con l’ultima conquista dello scudetto, e in questi anni è stato una volta quarto e due volte terzo. Soprattutto, da questa stagione la società ha preso la coraggiosa decisione di affidarsi a un tecnico giovane e non molto quotato, Sergen Yalçin, l’anno scorso terz’ultimo (e salvo solo grazie all’annullamento delle retrocessioni) col modesto Yeni Malatyaspor.

LEGGI ANCHE: Bertolacci, Borini, Biglia, Viviano: ecco il Karagumruk made in Serie A

Yalçin si è seduto su una panchina molto pesante, che nell’ultimo ventennio è stata occupata da gente come Scala, Lucescu, Del Bosque, Schuster, Bilic e anche alcune grandi leggende del calcio turco come Denizli, Gunes e Avci. Ma dalla sua ha il fatto di essere una bandiera del Besiktas grazie agli anni da giocatore, e questo gli ha permesso di qualificarsi come la persona più adatta in un momento come questo.

Le ex-promesse in cerca di riscatto

L’estate ha comportato un certo ricambio in rosa. Il Besiktas si è liberato di alcuni giocatori esperti come Caner Ekin, Jermaine Lens e soprattutto Burak Yilmaz, oltre ai prestiti di Diaby, Boateng ed Elneny, che aveva un certo peso a bilancio incapace però di convertirsi in prestazioni convincenti. Quindi, Yalçin ha iniziato a costruire una squadra fatta di giocatori ansiosi di riscattarsi.

LEGGI ANCHE: Gaich, l’agente a Minuti: ‘Felice di aver scritto un pezzo di storia! Futuro? Come Crespo o Batistuta’

Ljajic, ex-Fiorentina e Torino, era già a Istanbul dal 2017, ma a lui si sono aggiunti di recente tre nomi importanti proprio in attacco: Vincent Aboubakar e Rachid Ghezzal. Il centravanti camerunense era arrivato al Porto con grandi aspettative nel 2014, ma non è mai riuscito del tutto a legare con i Dragões; per contro, durante il suo prestito al Besiktas aveva lasciato un ottimo ricordo, e quando l’estate scorsa si è aperta la possibilità di riportarlo a Istanbul, le Aquile Nere non se la sono lasciata scappare. Al momento, Aboubakar è il secondo miglior realizzatore della Super Lig con 15 reti.

besiktas

Fonte: @besiktas (Instagram)

Ghezzal, che alcuni ricorderanno distrattamente alla Fiorentina, era stato acquistato dal Leicester per 14 milioni dal Monaco, ma da allora si è completamente perso. La scorsa stagione in Italia è stata assolutamente anonima, e con le Foxes lo hanno volentieri prestato in Turchia: il risultato finora sono stati 13 assist, record in questa stagione di campionato turco.

LEGGI ANCHE: Chi è Vasco Walz, il nuovo giovane talento del Borussia Dortmund

A febbraio è tornato anche, sempre in prestito dalla Premier League, la punta Cenk Tosun, che tre anni fa era stato pagato dall’Everton 22,5 milioni di euro. Il suo impatto sulla squadra è stato devastante: doppietta all’esordio contro il Genclerbirligi. Poi un infortunio al ginocchio, e solo domenica scorsa lo si è rivisto, in panchina contro il Fenerbahçe.

I nomi emergenti del Besiktas

Il vero acquisto numero uno richiesto da Yalçin è stato però Gokhan Tore, altra promessa mancata (ex-Chelsea, Amburgo e West Ham) che il Besiktas aveva scartato nel luglio 2019. Finito allo Yeni Malatyaspor, ha incontrato Yalçin e ha disputato una delle sue migliori stagioni di sempre, guadagnandosi il ritorno a casa.

LEGGI ANCHE: Dario Essugo, lo Sporting Lisbona lancia un classe 2005

Ma i successi del Besiktas non si spiegano solo con la voglia di riscatto di alcuni dei suoi nuovi volti. Le Aquile Nere hanno lanciato due giovani molto interessanti, il portiere Ersin Destanoglu e il terzino Ridvan Yilmaz, e a Yalçin va riconosciuto anche il merito di star facendo rendere al meglio l’attaccante canadese Cyle Larin (14 gol e 4 assist), scommessa arrivata nel gennaio 2018 ma finora mai esploso.

besiktas

Fonte: @cylelarin (Instagram)

La Super Lig non è ancora finita, ma il Besiktas sembra avere tutte le carte in mano per portarsi a casa il titolo nazionale. A 11 partite alla fine del torneo, l’unico vero avversario pericoloso è proprio il Galatasaray secondo, che ospiterà il bianconeri il 9 maggio. Ma prima di allora il vantaggio potrebbe essere già salito, con il recupero contro il Sivasspor del 21 aprile, a sei punti.

LEGGI ANCHE: Finale Champions League 2020/2021: date, luogo e dive vederla

Seguici sul nostro sito, resta aggiornato CLICCA QUI e contattaci sui nostri social: Instagram, Facebook, Twitter e Flipboard!

Leave a Reply