Prestazione perfetta, un passo in avanti notevole contro un avversario in crisi profonda: qualche spunto da Barcellona Juventus
Barcellona Juventus è sicuramente stato il piatto forte dell’ultimo martedì di fase a gruppi di Champions League. I bianconeri, forse anche un po’ a sorpresa, hanno sfoderato la prestazione che non ti aspetti, di quelle che davvero possono rappresentare una svolta stagionale. Lo 0-3 del Camp Nou serve alla Juventus di Pirlo per tirarsi su il morale ma, soprattutto, per vincere clamorosamente il girone.
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Con tutto ciò che, ovviamente, ora ne consegue. Infatti i bianconeri saranno testa di serie nel sorteggio per gli ottavi di finale, con la possibilità quindi di giocare il ritorno in casa e di conseguenza, poter pensare di proiettarsi con la testa già verso i quarti di finale. I blaugrana escono ulteriormente ridimensionati da un periodo buio, in una stagione che può prendere una bruttissima piega.
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Gioco e personalità
Più che il risultato, paradossalmente, in Barcellona Juventus abbiamo visto i bianconeri padroneggiare il gioco con grandissima personalità, essendo superiori praticamente dal primo all’ultimo minuto e, cosa ancora più da rimarcare, in ogni zona di campo. Un vero salto in alto dal punto di vista soprattutto prestazionale, vista la prova nel recente derby vinto solo nel finale contro il Torino.
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Ora c’è da capire se questa Juventus sia stato solo un abbaglio o, come sperano i tifosi bianconeri, Pirlo abbia trovato finalmente la chiave per sbloccare la modalità segreta di una squadra che, a oggi, non può certo essere considerata una delle favorite per la vittoria della Champions League, ma contestualmente non va sottovalutata dal punto di vista del capitale tecnico.
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Accorgimenti tattici
Per quanto riguarda la squadra mandata in campo, Pirlo ha utilizzato il suo solito 4-4-2 tatticamente molto fluido, puntando sul trasformismo a partita in corso. Soprattutto, dei bianconeri abbiamo visto due versioni differenti. La prima, quella che interpreta la fase di possesso e quindi attacca, che alternava in costruzione il 3-5-2 con il 3-4-1-2.
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La seconda, quella che difende con il 4-4-2, invece molto più abbottonata, organizzata e ben disposta in campo. Così Barcellona Juventus si è trasformata in una partita a scacchi tra Pirlo e Koeman. Sfida, ovviamente, stravinta dall’ex centrocampista bianconero. Contrariamente a quanto visto nel match di andata, Ronaldo e compagni sono apparsi totalmente trasformati.
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Barcellona Juventus, Ronaldo batte Messi
La sfida nella sfida di questo Barcellona Juventus riguardava ovviamente il confronto tra Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Una rivalità storica, che nei 90 minuti del Camp Nou è stata stravinta da CR7. Il portoghese ha segnato una doppietta – entrambi i gol sono arrivati su rigore, il primo inesistente – e si è reso protagonista di alcune giocate da applausi.
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Una in particolare, verso la fine del match, lo ha visto recuperare il rivale e strappargli la palla da sotto il naso per poi far ripartire la Juventus. Il contesto, ovviamente, conta molto e Messi, in questo Barcellona, a oggi è l’unico barlume di luce all’interno di una crisi senza precedenti. Una realtà svuotata dalle motivazione, prima ancora che dalle qualità. E in campo tutto ciò si amplifica.
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