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Inizio incoraggiante per Balotelli in Turchia: il centravanti ha ritrovato il feeling con il gol e le polemiche

Quattro gol in altrettante partite. È questo il buon bottino messo insieme da Mario Balotelli da quando, a inizio settembre, ha deciso di firmare con l’Adana Demispor, club turco che milita nella prima divisione locale e, numeri alla mano, quest’anno potrebbe direttamente ambire alla qualificazione europea.

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Balotelli, dopo un primo periodo di adattamento, ha cominciato a essere decisivo alla sua maniera: nell’ultimo turno un suo gol ha aperto la partita, poi vinta 2-1, sul campo dell’Antalyaspor, mentre nelle scorse settimane Super Mario aveva castigato il Gaziantep, il Rizespor ma soprattutto il Besiktas, una delle grandi del paese.

Solito Balotelli: gol e polemiche

Proprio contro il Besiktas si è assistito a una scena che in passato, purtroppo, si era già verificata a più riprese. Dopo aver segnato il gol del momentaneo 3-2, con l’Adana Demispor che a un certo punto era sotto di tre reti, Balotelli si è rivolto alla panchina avversaria urlando qualche parolina di troppo.

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I giornalisti locali presenti a bordo campo hanno spiegato l’episodio dicendo che tra l’attaccante e l’allenatore bianconero Sergen Yalcin c’erano stati attriti durante tutto l’arco del match. I due sono quasi venuti alle mani, poi divisi da arbitri e qualche giocatore: “Continuavano a prendermi in giro – dichiarerà – ho perso la pazienza”.

Poi, nel recupero, l’ex Milan e Inter ha messo in porta un compagno per il gol del definitivo 3-3, con altra rissa sfiorata nel finale.

https://www.youtube.com/watch?v=fpW65DQw3kM

Prospettive turche

A parte questi piccoli particolari, che caratterizzano comunque il Balotelli calciatore, il bomber reduce da una sfortunata esperienza al Monza pare aver impattato bene sul campionato turco. A facilitare il suo inserimento c’è Vincenzo Montella, anche lui ripartito dalla Turchia dopo tanta inattività.

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L’ex tecnico di Milan e Fiorentina lo ha piazzato come vertice alto di un 4-2-3-1 nel quale trovano spazio altri ‘italiani’ come Deli, Bjarnason e Lucas Castro, ma anche profili di caratura internazionale del calibro di Stambouli e soprattutto il Monito Vargas, acquistato dall’Espanyol.

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