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Se c’è una squadra che in Germania ha sicuramente sorpreso tutti, quella è l’Augsburg dell’allenatore Herrlich. Dopo tre giornate, infatti, i punti in classifica sono 7, ma ciò che più sorprende sono sicuramente la vittoria contro il Borussia Dortmund e il pareggio ottenuto in casa del Wolfsburg (con Herrlich che non è potuto essere presente a causa di pneumotorace). Due formazioni decisamente più forti, che, però, non sono riuscite a mettere in difficoltà una squadra che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per fare male a chiunque.

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Mister Herrlich, dopotutto, è abituato a stupire con le sue squadre: nel 2017 era riuscito a condurre in Zweite Liga lo Jahn Ratisbona, che solo l’anno prima era riuscito a centrare la promozione in Dritte Liga. Alla fine di quella grande stagione, era stato ingaggiato da un Bayer Leverkusen che veniva dalla peggior stagione del decennio (12esimo posto in campionato ed eliminazione al secondo turno della DFB-Pokal).

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Herrlich avrebbe dovuto rilanciarlo, e così fece, costruendo una squadra solida ma offensiva che riuscì ad arrivare in quinta posizione. Questa, fino ad ora, è stata la sua buona carriera da allenatore, mentre da giocatore ha giocato a ben altri livelli: con il Borussia Dortmund, infatti, ha vinto due Meisterschale, la Champions League, mentre con il Borussia Monchengladbach è riuscito a vincere il titolo di capocannoniere nel 1995, a pari merito con Basler.

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All’inizio degli anni 2000, però, ha vinto la partita più importante della sua vita: quella contro un tumore al cervello che aveva rischiato di strappargli la vita sin troppo presto. Lui, però, ce la fece e continuò a lavorare nel tanto amato mondo del calcio, fino ad arrivare, il 10 marzo del 2020, all’Augsburg. Già nel surreale finale della scorsa stagione si era potuto apprezzare il lavoro, che sembra essere stato definitivamente valorizzato da un’estate spesa a preparare una stagione che avrebbe dovuto definitivamente confermare la squadra di Niederlechner e Vargas.

Niederlechner e Vargas, esperienza e talento

Florian Niederlechner, invece, ha deciso di restare, per riconfermarsi dopo una stagione strepitosa, la prima con la maglia dei Fuggerstädter: sono stati 13 i gol e 8 gli assist realizzati dalla punta tedesca, che è riuscita a condurre il suo Augsburg ad una tranquilla salvezza, dimostrando di essere un attaccante degno di stare nell’elité del calcio tedesco, dopo anni passati nelle serie minori a causa della poca fiducia riposta nei suoi mezzi.

Fiducia che è riposta nel talentuoso Ruben Vargas, arrivato in Bundesliga l’anno scorso, dopo un’infanzia passata in Svizzera, dove si è affermato come uno dei talenti più promettenti della Super League, prima di passare all’Augsburg per 4 milioni di euro. Alla sua prima stagione nel calcio che conta ha fatto fatica, ma ha comunque segnato 6 gol e soprattutto ha fatto intravedere qualità decisamente importanti.

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Caligiuri e Uduokhai sorprendenti, ma Max…

Nel corso di quest’estate, inoltre, la squadra si è ulteriormente rafforzata, acquistando gli esperti Strobl e Caligiuri, arrivati rispettivamente da Borussia Monchengladbach e Schalke. L’italiano, in particolare, è già diventato uno dei trascinatori della squadra di Herrlich, dimostrando, in queste prime tre partite, di saper abbinare talento, continuità e duttilità. La difesa, invece, è stata rinforzata dall’arrivo di Uduokhai, promettente centrale tedesco di origine nigeriana, che è già riuscito a convincere la maggior parte dei tifosi dell’Augsburg.

L’unica perdita pesante è rappresentata da Philipp Max, che ha deciso di tentare una nuova avventura all’estero, trasferendosi al PSV, una squadra decisamente più blasonata. Con l’Augsburg, infatti, si è affermato come uno degli esterni sinistri più forti, costanti e prolifici (15 gol e 29 assist realizzati in cinque anni).

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Giocatori di esperienza uniti a giovani di talento, allenati da un allenatore che ha sempre lottato per raggiungere i suoi obbiettivi: l’Augsburg ha tutto per essere “magnifico” quanto Heiko Herrlich.

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