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L’Atalanta, secondo un’indiscrezione, sarebbe vicina alla cessione a un fondo statunitense. Si sa ancora poco, ma nel frattempo è stata resa nota l’offerta.

Sta per aggiungersi un’altra proprietà statunitense alla Serie A, rafforzando la fama del campionato italiano di principale punto d’approdo in Europa degli investitori nordamericani nel calcio.

La Gazzetta dello Sport sostiene infatti che ci sarebbe già un accordo per la cessione dell’Atalanta a un fondo statunitense, KKR, che rileverebbe da Antonio Percassi la maggioranza delle azioni, per una quota stimata tra il 70 e l’80%.

Cos’è il fondo KKR e qual è il suo patrimonio

KKR sta per Kohlberg Kravis Roberts & Co., una società con sede a New York e quotata dal 2010 a Wall Street. Questo fondo di private equity è stato fondato nel 1976, ma è soprattutto dagli anni Novanta che ha iniziato a crescere rapidamente, negli Stati Uniti e poi a livello internazionale.

Nel 2019, ad esempio, KKR è sbarcato in Germania, acquistando il network Tele Munchen, iniziando a investire nei media. Ma più di recente l’attuale acquirente dell’Atalanta ha iniziato a guardare con grande interesse anche all’Italia.

È infatti a fine novembre 2021 che il suo nome ha iniziato a circolare nel nostro paese, come possibile compratore di Tim, un’altra azienda del settore media e telecomunicazioni. In quei giorni, diverse testate hanno presentato al pubblico italiano KKR, provando a quantificarne il valore: stiamo parlando di un fondo che ha uffici in 21 città sparse su quattro continenti, e gestisce portafoglio con 109 società che produce un volume d’affari da 244 miliardi di dollari di ricavi all’anno.

La trattativa di KKR per l’Atalanta

Attualmente la trattativa di cessione dell’Atalanta agli statunitense non è ancora stata confermata da Percassi, ma già nei giorni precedenti all’indiscrezione della Gazzetta, era iniziata a circolare voce di un fondo americano interessato al club.

Il 17 febbraio, Libero aveva confermato l’operazione, ma precisando che il fondo in questione non era KKR. Secondo il quotidiano, l’offerta pervenuta alla proprietà bergamasca era di 350 milioni di euro, cifra confermata poi dalla Gazzetta, secondo cui il closing arriverebbe nella giornata odierna.

Tuttavia, già ieri Calcio&Finanza esprimeva qualche dubbio sulle cifre della trattativa, “non tanto per il valore in sé della Dea, quanto per la svalutazione che hanno subito gli affari legati al pallone a causa degli effetti dell’emergenza coronavirus”.

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