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Dopo il duopolio targato Liverpool e Manchester City nelle ultime stagioni, la Premier League sta proponendo forze nuove. Al comando della classifica si trova infatti l’Everton di Carlo Ancelotti, protagonista di un mercato sontuoso e ancora imbattuto sia in Premier League che in Carabao Cup. Alle spalle dei Toffees – oltre a Liverpool, Leicester e Arsenal – figura il sorprendente Aston Villa, reduce da una stagione ricca di sofferenza.

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Spese folli…per conquistare la salvezza

Nell’estate del 2019, l’Aston Villa si appresta a tornare in Premier League dopo tre anni di purgatorio in Championship. L’ambizioso presidente egiziano Nassef Sawiris vuole portare in alto il club e sul mercato spende ben 169 milioni di euro, piazzandosi al primo posto tra i club inglesi che hanno investito di più.

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Alle aspettative estive fa da contraltare una stagione con più ombre che luci, conclusa con una salvezza conquistata solo all’ultima giornata. Un bottino decisamente magro, per una società disposta a spendere cifre folli pur di tornare ai fasti di un tempo. Investimenti che tuttavia si sono rivelati errati, come l’ingaggio dell’attaccante Wesley dal Bruges per 25 milioni di euro. Presentato come il bomber pronto ad infiammare il Villa Park, mette a segno appena 6 gol in 22 partite.

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Avvio di stagione da urlo: tramortito il Liverpool

L’annata ricca di delusioni sul piano sportivo ed economico non frena le ambizioni di Sawiris, intervenuto pesantemente sul mercato anche nell’estate del 2020. Nessuno dà comunque l’Aston Villa tra le candidate alla lotta di vertice, ma i primi risultati stagionali stanno smentendo categoricamente questo pronostico.

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Dopo le prime due vittorie contro Sheffield United e Fulham, i Villans ospitano i campioni d’Inghilterra del Liverpool. La squadra di Klopp, pur non potendo contare su tre elementi importanti come Alisson, Mané e Thiago Alcantara, è data da tutti come sicura vincitrice. Mai previsione poteva essere più sbagliata, perché quello che accade al Villa Park il 4 ottobre 2020 lascia di stucco tifosi e addetti ai lavori.

L’Aston Villa infatti, approfittando anche di una serata negativa dei Reds, demolisce i più quotati avversari in ogni zona del campo e li batte con un clamoroso 7-2. Un risultato storico, considerando che era dal 1953 che una squadra campione in carica non subiva 7 gol in una partita (all’epoca fu l’Arsenal, sconfitta sonoramente dal Sunderland). Un exploit che certifica l’avvio da sogno della squadra di Dean Smith. Solo il tempo dirà se questo risultato sia il punto di partenza di un nuovo ciclo d’oro per i Villans che, tra gli anni ’70 e ’80, hanno dettato legge in Inghilterra e in Europa.

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Aston Villa, come gioca: modulo e giocatori più importanti

L’Aston Villa di Dean Smith si esprime solitamente con il 4-3-3, che può diventare un 4-2-3-1 a seconda degli elementi chiamati in causa. Due sistemi di gioco interpretati con grande aggressività e propensione offensiva dai Villans, sempre in pressione sui portatori di palla avversari per recuperarla oltre la metà campo e orchestrare veloci azioni d’attacco coinvolgendo molto giocatori.

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In questo avvio di stagione da urlo della formazione di Birmingham spicca Ollie Watkins, attaccante arrivato in estate dal Brentford per circa 30 milioni di euro. A differenza di quanto accaduto lo scorso anno con Wesley, l’investimento fatto sta dando i suoi frutti. Watkins si sta infatti rivelando un bomber implacabile, con 5 gol in 6 partite tra campionato e Coppa di Lega.

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Importante anche l’innesto a metà campo di Ross Barkley. L’ex Chelsea porta infatti grinta e qualità in mediana, oltre ad una certa esperienza nel sostare a lungo nelle zone alte della classifica. Da sottolineare infine la crescita di elementi già presenti in rosa, come l’ala sinistra Jack Grealish e il centrocampista John McGinn. Ingranaggi di un meccanismo che sta funzionando a meraviglia, regalando l’ennesima favola del calcio inglese.

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