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Dopo un inizio da incubo con tanti di rischio esonero, Arteta ha risollevato l’Arsenal: queste le mosse con cui ha fatto svoltare i Gunners

Siamo al 28 agosto, nel tardo pomeriggio. L’Arsenal ha appena perso per 5-0 contro il Manchester City. Una batosta clamorosa, aggravata dalle due precedenti sconfitte rimediate dai Gunners contro Brentford e Chelsea. La formazione londinese pare non avere né capo né coda e la panchina di Mikel Arteta scricchiola come mai era capitato in precedenza.

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Sono passati poco più di due mesi, ma sembra passato un secolo. Già, perché dopo quello schiaffo a mano aperta dato dal City, l’Arsenal ha rialzato la testa e ora ha legittime ambizioni europee. Merito ovviamente di tutti, ma soprattutto di mister Arteta che ha resistito alle critiche e alle continue voci su colleghi che pareva dovessero prendere il suo posto.

 

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Arsenal dai mille volti: tanto moduli, risultato assicurato

Nonostante l’inizio da horror e la figura ingombrante di Antonio Conte che incombeva sulla sua panchina, Arteta ha resistito alle critiche ed è andato dritto per la sua strada. Sul piano tattico ha reso il suo Arsenal più duttile, in grado cioè di interpretare bene non solo il suo classico 4-2-3-1, ma anche il 4-1-4-1, il 4-4-2 e il 4-3-3.

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Un’alternanza di moduli che, a differenza di altri momenti nella storia recente dei Gunners, ha regalato all’Arsenal un maggior ventaglio di soluzioni per colpire gli avversari più che un più alto livello di confusione tattica. Con queta squadra multiforme, Arteta ha iniziato una striscia – tutt’ora in corso – di 10 risultati utili consecutivi tra campionato e EFL Cup risalendo fino al quinto posto i Premier e conquistando i quarti di finale di Coppa di Lega.

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Ramsdale, Smith Rowe e Saka: i tre volti del nuovo Arsenal di Arteta

Pur essendo indiscutibile che la rinascita dell’Arsenal sia un capolavoro collettivo, ci sono delle individualità che hanno spiccato rispetto ad altre. Appartiene certamente al primo gruppo Aaron Ramsdale, portiere arrivato in estate dallo Sheffield United. Dopo le prime 3 esibizioni poco fortunate di Leno, Arteta ha deciso di optare per Ramsdale come prima scelta tra i pali compiendo così una scelta rischiosa.

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L’ex Sheffield ha ripagato a fiducia del suo tecnico, blindando la porta dell’Arsenal con 5 clean sheet in 8 apparizioni di campionato. Da sottolineare inoltre la solidità dell’intero reparto arretrato, così come il contributo sulle corsie esterne di centrocampo da parte di Emile Smiith Rowe e Bukayo Saka.

 

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Il numero 10 dei Gunners, partito nel suo ruolo naturale di trequartista del 4-2-3-1, nelle ultime partite è stato spostato sulla corsia di sinistra con risultati eccellenti. In 3 gare in quella posizione, infatti, ha segnato 3 gol e fornito 1 assist. Per quanto riguarda Saka, una continuità di rendimento che sa di esplosione definitiva (oltre a 1 gol e 2 assist).

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Dopo la grande tempesta, Arteta si gode un po’ di quiete con la speranza di risalire ulteriormente la classifica riportando l’Arsenal nelle zone di classifica che competono ad un club di tale blasone.

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