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I giocatori dell’Argentina che hanno vinto la Copa America nell’estate del 2021 non se la stanno passando benissimo, in questa stagione, da Messi a De Paul.

Messi torna in campo con il Paris Saint-Germain: è quello che ha annunciato Mauricio Pochettino, nella giornata di sabato, a quasi 24 ore dalla partita di campionato contro il Reims. Una notizia importante, se consideriamo che la Pulce non è ancora scesa in campo nel 2022.

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Ma possiamo dire che Messi è in buona compagnia, in un certo senso: tanti suoi connazionali che sono stati protagonisti della conquista della Copa America nell’estate del 2021 – un trofeo che all’Albiceleste mancava dal 1993 – stanno infatti vivendo una stagione difficile.

La crisi dell’Argentina post-Copa America

Per carità, dopo la conquista dell’attesissimo titolo continentale l’Argentina è scesa ancora i campo in altre 7 occasioni, ottenendo 5 vittorie e 2 pareggi, subendo un unico gol. Ma le carriere degli eroi della Copa America di qualche mese fa hanno visto un brusco rallentamento. Il caso Messi è il più emblematico: passato traumaticamente dal Barcellona al PSG, ha avuto vari problemi fisici, venendo schierato per appena 1.315 minuti tra tutte le competizioni, senza incidere quanto ci si sarebbe atteso da lui.

E nonostante questo, le sue presenze nel club francese sono state quantitativamente superiori a quelle di Angel Di Maria, l’uomo che ha regalato il triondo all’Argentina col suo gol in finale al Brasile. Con 1.205 minuti totali in campo, il Fideo è solo il 14° giocatore più utilizzato della rosa, nonostante non abbia patito alcun serio infortunio.

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argentina copa america 2021

Fonte: Insidefoto

Restando in ambito PSG, Leandro Paredes è tornato in rosa non al meglio della condizione dopo l’estate, e si è successivamente infortunato alla coscia. Da allora, Pochettino lo ha fatto partire titolare in appena sei occasioni. Anche peggio è andata a Cristian Romero, grande colpo estivo del Tottenham che però è infortunato dal 7 novembre.

Un altro che, in casa Hotspurs, sembra essere stato messo da parte è Giovani Lo Celso: all’inizio della stagione, Nuno Espirito Santo lo ha tenuto ai margini della rosa, e poi il centrocampista ha subito anche un infortunio al ginocchio, da cui è ripreso questo mese. Chissà se Conte riuscirà a rivalutarlo.

Nahuel Molina, un anno fa travolgente all’Udinese al punto da meritarsi la convocazione di Scaloni, quest’anno sta facendo più fatica. Nicolas Tagliafico sta facendo tanta panchina all’Ajax e si dice voglia cambiar aria. Exequiel Palacios è mancato un mese tra settembre e ottobre al Bayer Leverkusen per un problema alla caviglia, e nel nuovo anno ancora non lo si è visto, a causa di un infortunio alla schiena.

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Per Rodrigo De Paul, rivelazione dell’Argentina in Copa America e costato 35 milioni all’Atletico Madrid, si contano appena 1 gol e 2 assist, cifra molto bassa per un giocatore che, nella scorsa stagione, a Udine aveva sfiorato la doppia doppia. Ma di sicuro, il caso più clamoroso è quello di Sergio Aguero, che dopo il passaggio al Barcellona ha dovuto subire prima l’addio dell’amico Messi e poi la scoperta dell’aritmia che lo ha forzato al ritiro.

Insomma, della rosa che ha conquistato il titolo continentale solo sei mesi fa, oggi Lionel Scaloni si trova ad avere a disposizione molto meno certezze. Il 28 gennaio, il ct dell’Argentina dovrà fare un po’ di scelte importanti per le convocazioni delle qualificazioni CONMEBOL ai Mondiali del 2022, in cui la sua squadra si trova al secondo posto dietro al solito Brasile.

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