L’attaccante del Milan Rebic è tornato a segnare con continuità dopo una stagione ricca di alti e bassi: un’arma in più per i rossoneri in vista del finale di stagione
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Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare e, nel calcio, ciò avviene nella seconda e decisiva parte della stagione. Evidentemente Ante Rebic è un duro perché, per il secondo anno consecutivo, sta trovando continuità sotto porta nel girone di ritorno. Il croato è reduce dal gol decisivo contro la Roma, che ha dato ai rossoneri tre punti fondamentali dopo le sconfitte contro Spezia e Inter.
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Un ritorno fondamentale per il Milan, dopo mesi passati più in tribuna che in campo tra infortuni e Covid. Stefano Pioli potrebbe dunque aver ritrovato uno dei protagonisti della cavalcata post lockdown, che può dare una soluzione offensiva in più in vista di un finale di stagione in cui il Milan sarà impegnato nella lotta per le prime posizioni e nell’assalto all’Europa League.
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Primo anno altalenante in rossonero: da oggetto misterioso a elemento fondamentale
Come già anticipato, questa stagione di Rebic assomiglia per certi versi alla scorsa ovvero alla prima del croato in rossonero. Arrivato negli ultimi giorni di mercato dall’Eintracht Francoforte, l’ex Fiorentina fatica ad inserirsi nei meccanismi – peraltro abbastanza confusionari – del Milan di Marco Giampaolo. La musica non cambia con l’arrivo di Pioli visto che l’attaccante, nei suoi primi mesi a Milano, colleziona solo 7 presenze (di cui 6 a gara in corso) senza mai andare in gol.
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A tifosi e addetti ai lavori appare come l’ennesimo acquisto sbagliato dal Milan negli ultimi anni e, già nel corso del mercato di gennaio, si parla di un suo immediato ritorno a Francoforte. Rebic invece resta in rossonero, volendo dare al più presto una decisa sterzata alla sua terza esperienza italiana (dopo Verona e Fiorentina).
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Il mercato invernale 2020 è caratterizzato per il Milan dal grande ritorno di Ibrahimovic, che fa fare il salto di qualità alla squadra sul piano tecnico e mentale. Tra i giocatori che crescono maggiormente figura proprio Rebic, a segno 6 volte nelle prime 7 partite dall’arrivo dello svedese. La svolta vera arriva però dopo il lockdown, con il Milan che non perde più una partita trascinato anche dalla verve sotto porta del croato (a segno con altri 5 gol).
Rebic al rientro dopo infortuni e Covid: cosa può dare al Milan
La storia si ripete in questa stagione, anche se con dinamiche diverse. A limitare l’apporto di Rebic stavolta sono un paio di infortuni e la positività al Covid, che gli fanno saltare in totale 7 gare di campionato. Problemi che, uniti alle prestazioni non esaltanti del croato quando scende in campo, rendono la sua prima parte di stagione decisamente al di sotto delle aspettative.
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L’inizio del 2021 suona come una sveglia per l’ex giocatore dell’Eintracht che, tornato dopo lo stop per il Covid, contribuisce ai successi rossoneri contro Bologna, Crotone e Roma con 4 gol. Un ritorno a pieno regime importante, da parte di un giocatore che abbina alla freddezza sotto porta una certa duttilità tattica (potendo giocare sia da ala sinistra nel 4-2-3-1 che da alternativa a Ibrahimovic). Una pedina che quindi può fare molto comodo al Milan di Pioli, chiamato a ben figurare in Europa League e a continuare ad inseguire il sogno scudetto.
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