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Amanda Staveley sarà il volto della nuova e discussa proprietà saudita del Newcastle, ma chi è, e come è arrivata a gestire il club più ricco al mondo?

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Negli scorsi giorni il Newcastle è passato dalle mani di Mike Ashley a quelle del PIF, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita presieduto dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Questa è storia nota, così come che l’operazione ha ricevuto molte critiche, comprese quella di Amnesty International.

La nuova proprietà ha assicurato alla Premier League, per calmare le acque, che non ci saranno collegamenti diretti tra la monarchia saudita e il Newcastle: un’affermazione bizzarra, vista la situazione del pacchetto azionario, ma che vede rivestire un ruolo fondamentale ad Amanda Staveley, nuova amministratrice delegata della società.

Amanda Staveley, dalle passerelle al campo

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È nata nel 1973 nello Yorkshire, all’interno di una famiglia della nobiltà britannica molto ricca grazie alla proprietà del parco divertimenti Lightwater Valley, che ospita le più lunghe montagne russe in Europa. Negli anni giovanili ha fatto la modella, mestiere già svolto per un certo periodo dalla madre, mentre nel frattempo studiava a Cambridge, e nel 2003 divenne popolare sui tabloid per una relazione con il principe Andrew, Duca di York.

La fama di Amanda Staveley è legata però al mondo degli affari, dov’è entrata consapevole di doversi costruire un futuro da sola, essendo esclusa dalla gran parte dell’eredità famigliare in quanto donna. Nel 1996 fondò, grazie a un prestito, il ristorante Stocks, vicino Cambridge: la clientela del locale era di alto profilo, afferente soprattutto al mondo delle corse dei cavalli. È stato così che è entrata in contatto con vari membri delle famiglie reali arabe, a partire dagli Al Maktoum di Dubai.

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Dopo aver aperto il centro conferenza Q.ton, Staveley ha fondato nel 2005 PCP Capital Partners, scegliendo proprio Dubai come sede della società, ed entrando così in contatto con la famiglia Al Nahyan di Abu Dhabi, per cui fece da tramite nell’operazione d’investimento in Barclays, ricavandone una commissione da 30 milioni di sterline.

Questa operazione aprì ai reali Abu Dhabi la via dell’economia britannica, permettendogli sempre nel 2008 di acquistare il Manchester City, altra operazione in cui Amanda Staveley fece da tramite con PCP Capital Partners. Contemporaneamente, trattò l’acquisizione del 49% delle quote del Liverpool da parte del fondo sovrano Dubai International Capital, anche se l’operazione non andò in porto.

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Sul trono del Newcastle

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In questi anni, Amanda Staveley si è affermata nel mondo degli affari come l’intermediaria favorita per gli investimenti dei ricchi nobili del Medio Oriente nel Regno Unito, e le operazioni attorno al Manchester City e al Liverpool l’hanno avvicinata al mondo del calcio. Ma quanto avvenuto con il Newcastle è del tutto a un altro livello.

In questa recente acquisizione, infatti, PCP Capital Partners è intervenuto non solo con compiti di mediazione tra Ashley e PIF, ma anche rilevando parte delle quote dei Magpies, pari al 10% del totale. E il fondo saudita ha deciso che dovesse essere proprio Staveley a prendere la carica di amministratrice delegata del club. Una mossa che serve a spegnere le polemiche, allontanando i reali sauditi dalla facciata del Newcastle, ma che testimonia anche la grande ascesa nel calcio di Staveley, ora a capo della squadra più ricca al mondo.

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