Alphonso Davies è al centro di una polemica con il Bayern Monaco riguardo il suo futuro e l’accordo verbale già raggiunto con il Real Madrid.
Quando si parla di Alphonso Davies sembra di trattare di un trentenne che da diverso tempo è sulla scena del calcio internazionale e il vociferato trasferimento estivo al Real Madrid sembrerebbe confermare questa errata sensazione per le modalità in cui sta avvenendo. Con un contratto in scadenza nel 2025 e un Bayern Monaco in piena rivoluzione, ci si scorda sempre che il canadese è un classe 2000, che a novembre compirà ventiquattro anni e che se il Real Madrid dovesse acquistarlo a un prezzo di favore o addirittura a parametro zero farebbe l’ennesimo affare degli ultimi anni.
Ma fare un passo indietro su quanto sta accadendo è fondamentale: nelle scorse settimane l’agente di Alphonso Davies – Nadal Huoseh – ha attaccato il Bayern Monaco affermando che l’ultimatum dato al suo assistito è sbagliato e ingiusto. Nelle due settimane successive infatti il terzino avrebbe dovuto decidere il suo futuro e comunicarlo al club, cosa che nelle condizioni attuali del Bayern è davvero difficile da pretendere. Con Tuchel già esonerato, nessuna idea di chi sarà il prossimo tecnico e una rivoluzione imminente preconizzata da Max Eberl, una decisione simile non può essere forzata, sopratutto tenendo in considerazione l’ulteriore anno presente sul contratto del canadese.
Per tutta risposta – dopo aver ricevuto la notizia del presunto accordo verbale tra il Real Madrid e il giocatore – il club bavarese ha confermato la rivoluzione estiva ma non ha accennato minimamente al futuro del numero diciannove. Il caos generato dalle ulteriori dichiarazioni dell’agente è diventato così ingestibile: secondo il signor Huoseh il club e Alphonso Davies avevano un accordo circa sette mesi fa, ma dal cambio dirigenziale nessuno si è più fatto sentire in merito al rinnovo, lasciando il calciatore a sé stesso e quindi teoricamente libero di prendere decisioni sul proprio futuro.
A complicare ulteriormente la faccenda le diverse notizie che da un mese a questa parte si rincorrono riguardo l’approdo a Madrid del calciatore che – sempre secondo diverse fonti – avrebbe rifiutato il Barcellona e numerosi club di Premier League pur di arrivare a Madrid. In una situazione come questa la realtà è difficile da delineare alla perfezione, ma alcuni punti cardinali della vicenda e dello status attuale del giocatore si possono individuare.
Alphonso Davies tornerà se stesso?
Arrivato a Monaco nel 2018, Alphonso Davies ha da subito impattato prepotentemente sulla squadra bavarese, diventandone titolare e mettendo insieme un totale di 187 presenze, 9 reti e 29 assist. Esploso nella prima stagione all’età di diciannove anni, il percorso dell’esterno ha vissuto alti e bassi dovuti alla situazione altalenante del Bayern Monaco – con il quale ha vinto la Champions League proprio nella stagione 2019-20 – e a diversi infortuni e malattie legate alla pandemia.
Nell’autunno del 2020 la rottura dei legamenti della caviglia lo ha tenuto fuori tre mesi complicandone la stagione, mentre a gennaio 2022 ha contratto la miocardite post covid, vedendosi costretto ai box per quattro mesi e ad un conseguente recupero lento e delicato. La stagione successiva, quella del suo ritorno a pieno regime, ha giocato trentotto partite, con tre reti e otto assist a referto per un totale di 2.846 minuti in campo, uno score che suggeriva l’imminente rinnovo del contratto, che però probabilmente mai arriverà.
Arriviamo alla stagione attuale, quella in cui il Bayern Monaco sembra non essere più sé stesso e in cui anche Alphonso Davies – esattamente come altri compagni tra i quali Joshua Kimmich – ha pagato la flessione di tutta la squadra, performando sotto le aspettative e vivendo una sorta di limbo in cui l’attesa del nuovo corso sta facendo buttare una stagione intera. Senza prendere in considerazione le statistiche sempre più o meno costanti, è l’impatto del calciatore ad essere diminuito, tanto da costringere il Bayern ad acquistare Raphael Guerreiro dal Borussia Dortmund in estate così da tutelarsi in vista dell’addio del canadese.
Un addio che forse si poteva evitare, e una situazione in cui il Real Madrid sembra essersi inserito alla perfezione: l’ennesimo colpo di un Florentino tentato dalla terza versione dei Galacticos.
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