L’Inter scommetterebbe su Akanji per rinforzare la sua difesa, secondo quanto dicono i media tedeschi: scopriamo chi è e come gioca il difensore svizzero.
Addio a Skriniar? Se lo slovacco dovesse andare al PSG, l’Inter ripiegherebbe su Manuel Aknji del Borussia Dortmund. Un’idea spuntata fuori nelle ultime ore sulla stampa tedesca, in particolare sulla Bild, e che finora non era stata messa in conto dagli esperti di calciomercato italiani.
A stuzzicare i nerazzurri, il giusto mix di esperienza e prospettive del centrale svizzero, che inoltre non costerebbe neppure troppo: con 30 milioni di euro potrebbe essere aggiunto alla rosa di Simone Inzaghi in tempi brevi, dando all’allenatore dell’Inter un rinforzo adeguato e in tempo per svolgere la preparazione assieme al gruppo.
Esperto e moderno: l’identikit di Akanji
27 anni il prossimo 19 luglio, Manuel Obafemi Akanji è un difensore svizzero di origine nigeriana per parte paterna (la madre, invece, è elvetica) cresciuto nel Winterthur ma sbocciato nel Basilea.
Coi rossoblù ha giocato dal 2015 al 2018, vincendo due scudetti, una coppa nazionale e raggiungendo gli ottavi di Champions League. In pochi anni si è messo in mostra come uno dei giovani più interessanti d’Europa, e la sua carriera è così potuta proseguire in una società “specializzata” come il Borussia Dortmund, che lo ha acquistato a gennaio 2018 per 21,5 milioni di euro.
Quattro stagioni da titolare in giallonero, che lo hanno fatto crescere moltissimo sotto il profilo tattico ed esperienziale, mentre di pari passo Akanji si affermava come difensore titolare nella Nazionale svizzera, dove è andato a supplire al ritiro di due pilastri come Von Bergen e Senderos, senza farli rimpiangere.
Come gioca Akanji
Centrale difensivo di piede destro, proprio come Skriniar, Manuel Akanji ha in comune con lo slovacco dell’Inter anche altre caratteristiche, come l’età e l’altezza (entrambi misurano 188 centimetri), risultando un più che valido “sosia” dell’ex-Sampdoria.
Akanji è forse meno abile nei passaggi lunghi, ma ciò che perde su questo fronte lo guadagna in prestanza fisica e atletica. Provenendo da una delle squadre tatticamente più moderne, come impostazione di gioco, in Europa, è abituato a giocare con il pallone tra i piedi, far salire la squadra e supportarne la pressione avanzata, e sa giocare con la giusta personalità.
In aggiunta a questo, anche se a Dortmund ha più spesso giocato in una difesa a quattro, ha sperimentato spesso lo schieramento a tre nella Svizzera. Un altro dettaglio che sembra renderlo un elemento ideale nella squadra allenata da Simone Inzaghi.