Le critiche del calcio spagnolo non sono servite per fermare il ricco calendario di partite di Liga e Champions League. L’alluvione che ha colpito Valencia e dintorni a causa dell’evento metereologico estremo chiamato DANA ha provocato la morte di più di 200 morti e oltre 2000 dispersi. La tragedia però non ha fermato gli impegni calcistici ma a fronte di poco tatto da parte di UEFA e Liga, c’è una storia che ha commosso tutta la Spagna. Approfittando di un infortunio muscolare che lo costringe a stare fermo, Marcos Llorente, calciatore dell’Atletico Madrid, ha deciso di partire verso le aree colpite dalla tempesta DANA. È stato un gesto spontaneo, guidato dal desiderio di contribuire, anche solo un po’, ad aiutare chi ha subito le devastazioni causate dalla catastrofe naturale che ha lasciato molte famiglie in difficoltà.
Mentre i suoi colleghi dell’Atlético de Madrid si trovano a Parigi per affrontare il PSG per la gara di Champions League, Llorente ha scelto di partire in macchina alle cinque del mattino per andare a Valencia insieme al padre e ad un suo amico. Con loro tanti materiali di soccorso, tra cui due furgoni pieni di idropulitrici, strumenti fondamentali per le operazioni di pulizia nelle zone allagate. Ogni idropulitrice, del valore di circa 460 euro, è stata acquistata con l’intento di facilitare la rimozione dei detriti e la sanificazione delle aree danneggiate. Llorente ha ricevuto il supporto dell’Atletico Madrid, che ha appoggiato l’iniziativa senza porre alcun ostacolo, consentendogli di sfruttare il periodo di riposo a Madrid per prestare aiuto concreto sul campo.
Arrivato nei pressi del Mestalla, lo storico stadio del Valencia, Llorente ha raccontato alla testata Relevo le motivazioni che lo hanno spinto a impegnarsi personalmente: “La società ci ha dato l’ok per venire ad aiutare, così stamattina alle cinque siamo partiti con due furgoni pieni di idropulitrici. Sto semplicemente facendo ciò che possono fare tutti coloro che hanno la possibilità di contribuire”. Con estrema umiltà, Llorente ha sottolineato che il suo gesto non è altro che un atto di solidarietà verso la popolazione valenciana, che sta affrontando momenti molto difficili.
Marcos Llorente a Valencia e la donazione del suo ristorante
Da tempo sensibile alla situazione, il madrileno aveva già manifestato il suo disappunto per la gestione dell’emergenza attraverso i social media, pubblicando qualche giorno fa un messaggio forte su Instagram in cui criticava l’abbandono subito dai valenciani: “Perché i valenciani sono stati abbandonati?”. Quando gli è stato chiesto di spiegare questo post, Llorente ha chiarito: “È qualcosa che sentivo dentro e che volevo far uscire. Pubblico sempre ciò che penso, e l’altro giorno ho solo espresso ciò che sentivo”.
Questa non è la prima iniziativa solidale dell’Atletico Madrid, che aveva già inviato materiali di soccorso tramite la propria fondazione. Llorente ha voluto fare un passo in più, recandosi di persona nelle aree colpite, consapevole del caos e della difficoltà logistica che si percepisce dall’esterno. “Visto da fuori, sembra il caos. Non si capisce davvero cosa stia succedendo. Le persone pubblicano video sui social che mostrano ingressi vietati, cose non raccolte… è evidente che c’è disorganizzazione, e questo non fa altro che aumentare la difficoltà per chi vuole aiutare”.
Il gesto di Llorente è stato accolto con gratitudine e ammirazione da chi ha avuto modo di incontrarlo a Valencia. Dopo aver consegnato il materiale, il centrocampista è tornato a Madrid, pronto a sostenere da casa i suoi compagni impegnati nella partita contro il PSG. Prima del suo arrivo a Valencia, il calciatore dell’Atletico Madrid si era reso protagonista di un altro gesto benefico. Il suo ristorante Naked and Sated, in società con Ibai Gomez ex calciatore, ha donato diversi kg di cibo senza glutine ai valenciani colpiti dalla DANA.