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Il mese di dicembre porta con sé non solo il clima natalizio, ma anche i primi bilanci calcistici e le strategie per il futuro. La Juventus si trova ad affrontare due situazioni contrattuali molto diverse: da una parte un rinnovo vicino alla conclusione, dall’altra una trattativa ancora tutta da impostare.

Tra le note positive della stagione bianconera c’è sicuramente Weston McKennie, il centrocampista statunitense che è riuscito a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nella squadra di Thiago Motta. Inizialmente considerato esubero, poi elemento di rotazione, McKennie ha saputo conquistare la fiducia del tecnico grazie alle sue prestazioni solide e alla sua duttilità tattica.

Le sue 17 presenze stagionali, tra campionato, Champions League e Coppa Italia, testimoniano il ruolo crescente nel cuore del centrocampo juventino. Nonostante un breve stop per un affaticamento muscolare, McKennie ha inciso con quattro gol e due assist, dimostrandosi determinante sia in fase offensiva che difensiva.

Secondo quanto riportato da Tuttosport, il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2026, sarebbe ormai prossimo. La Juventus punta a prolungare l’accordo fino al 2028, con un’opzione per il 2029, a conferma di quanto il club creda nel suo contributo per il futuro. Una mossa che blinderebbe uno dei pilastri della mediana, garantendo continuità tecnica e stabilità.

Dusan Vlahovic, nervosismo e futuro incerto

Di tutt’altro tenore è invece la situazione di Dusan Vlahovic, il centravanti serbo che rappresenta un enigma per la dirigenza bianconera. Nonostante il suo valore indiscusso, l’attaccante sta vivendo un momento di nervosismo, come dimostrano i recenti episodi in campo e fuori. Dopo un acceso scambio di opinioni con alcuni tifosi, seguito da scuse pubbliche, Vlahovic ha nuovamente mostrato segni di tensione durante Juve-Monza, protestando platealmente al momento della sostituzione.

L’attaccante è il titolare indiscusso e soprattutto in questa stagione deve fare gli straordinari considerando l’indisponibilità di Milik. Il suo contratto scade nel 2026 con un ingaggio di circa 23 milioni lordi all’anno ma secondo Tuttomercatoweb non sarebbe disposto a ridurre il proprio stipendio, e questo complica i piani della società.

Come ribadito più volte da Cristiano Giuntoli e dalla proprietà, l’obiettivo della Juventus è ridurre i costi e prolungare il contratto potrebbe rappresentare una soluzione vantaggiosa perché porterebbe a diluire l’ammortamento annuale da 8,3 milioni a circa 2,5 milioni ogni sei mesi, alleggerendo così il bilancio. Il rinnovo a queste condizioni ha bisogno però di un notevole impegno finanziario, una possibilità che la società bianconera vorrebbe evitare.

Le sfide future della Juventus

La Juventus si trova quindi davanti a un bivio. Da un lato, la trattativa per il rinnovo di McKennie appare ben avviata e rappresenta un segnale positivo per la costruzione di una squadra competitiva e giovane. Dall’altro, il futuro di Vlahovic resta un rebus: tra tensioni personali e un contratto pesante, la dirigenza dovrà valutare con attenzione come muoversi per salvaguardare sia l’equilibrio tecnico che quello economico.

Il Natale, dunque, porta in dote due questioni aperte per i bianconeri. Se la strada per blindare McKennie sembra ormai tracciata, quella per trattenere Vlahovic appare ancora lunga e tortuosa, con scenari che potrebbero cambiare nel corso delle prossime settimane.