Gian Piero Gasperini non si è trattenuto. Dopo l’ennesima prestazione convincente della sua Atalanta, il tecnico bergamasco ha commentato ai microfoni di Mediaset l’evoluzione di Charles De Ketelaere, ex Milan, lanciando una stoccata piuttosto evidente al suo precedente club. “Non ho ancora capito come si faceva a renderlo triste”, ha dichiarato Gasperini con una punta di ironia. “Lui è sempre stato un ragazzo solare e intelligente. Lo vedo sempre allegro e sorridente anche con i compagni. Anche il Milan, quando l’ha preso, penso lo abbia valutato anche sotto questi aspetti”.
Un’affermazione che non è passata inosservata e che sembra sottolineare il fallimento del club rossonero nel valorizzare le qualità del giovane belga, esploso invece a Bergamo sotto la guida esperta di Gasperini. Le parole dell’allenatore dell’Atalanta sono state apprezzate, a sorpresa, da gran parte dei tifosi del Milan sui social. La crisi di risultati e la poca fiducia nei confronti della proprietà rossonera sono stati terreno fertile per parlare di come è stato gestito De Ketelaere fin dal suo arrivo.
De Ketelaere e le difficoltà al Milan
Quando il Milan ha acquistato Charles De Ketelaere nell’estate del 2022 dal Club Brugge, le aspettative erano altissime. Il club rossonero aveva investito circa 35 milioni di euro per assicurarsi il talentuoso trequartista, reduce da una stagione scintillante in Belgio, con 18 gol e 10 assist tra campionato e coppe. Per molti, De Ketelaere rappresentava l’erede naturale di giocatori di classe come Kaká: un mix di eleganza, tecnica e visione di gioco.
L’esperienza rossonera si è rivelata un autentico calvario. Inserito in un sistema di gioco che sembrava non esaltare le sue caratteristiche, Charles ha collezionato 32 presenze in Serie A senza mai riuscire a trovare la via del gol. Un rendimento che ha presto fatto calare su di lui l’etichetta di “flop”, minando la fiducia sia del giocatore che dell’ambiente.
La pressione di San Siro e le critiche incessanti sembravano aver spento la luce di un talento che, solo pochi mesi prima, incantava l’Europa. In estate, il Milan ha deciso di cederlo in prestito all’Atalanta, una mossa che molti hanno interpretato come un segnale di resa.
La rinascita a Bergamo
Ma a Bergamo le cose sono cambiate. Sotto la guida di Gasperini, De Ketelaere ha ritrovato la fiducia perduta e, soprattutto, un sistema di gioco cucito su misura per lui. “Si sta togliendo delle grandi soddisfazioni e questo lo aiuta”, ha spiegato Gasperini, evidenziando come il talento belga abbia subito mostrato segnali di crescita sia dal punto di vista tecnico che psicologico.
Il tecnico della Dea è noto per il suo approccio diretto e pragmatico, capace di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. È un sistema che punta sulla fiducia reciproca e sull’esaltazione delle qualità individuali, un aspetto che sembra aver fatto la differenza per De Ketelaere.
La rinascita del belga è il simbolo di ciò che l’Atalanta rappresenta: un luogo in cui i giocatori possono crescere senza la pressione soffocante di dover dimostrare tutto e subito. “Abbiamo un grande spirito, oltre a fiducia ed entusiasmo. Questo ambiente aiuta chiunque ad esprimersi al meglio”, ha dichiarato Gasperini, sottolineando l’importanza del sostegno del pubblico bergamasco.
Una stoccata che fa rumore
Le parole del tecnico sull’atteggiamento del giocatore, ora sereno e sorridente, suonano come una critica neanche troppo velata alla gestione del Milan. In un ambiente meno frenetico, De Ketelaere sta finalmente dimostrando il talento che lo aveva reso uno dei prospetti più interessanti del panorama europeo.
Con il suo classico stile ironico, Gasperini ha chiuso l’intervista con un messaggio che sa di lezione: “A Bergamo cerchiamo di costruire campioni a livello internazionale, ma non devono esagerare, sennò poi vanno via (ride, ndr)”.
Un’avvertenza che vale per tutti i talenti della Dea, ma che è anche un monito per chi, come il Milan, ha faticato a gestire un potenziale che ora brilla sotto la guida dell’Atalanta.