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Una voce di mercato sta scuotendo il mondo del calcio internazionale: Maurizio Sarri, l’ex tecnico di Lazio, Juventus, Napoli e Chelsea, potrebbe tornare presto in panchina. Dalla Serbia trapela un’indiscrezione secondo cui la Federcalcio serba lo avrebbe individuato come possibile sostituto di Dragan Stojkovic, attuale commissario tecnico della nazionale. La Serbia è pronta a cambiare guida dopo i risultati deludenti ottenuti agli Europei e in Nations League, competizioni in cui la squadra non è riuscita a esprimere il proprio potenziale, pur avendo in rosa giocatori di alto livello come Sergej Milinkovic-Savic e Dusan Vlahovic.

L’ipotesi Serbia: una nuova sfida per Sarri

Secondo quanto riportato dal sito serbo Republika.rs, Sarri sarebbe uno dei candidati principali per guidare la nazionale serba in una fase di rinnovamento. Questa scelta, oltre a rappresentare un cambio di filosofia rispetto a Stojkovic, accenderebbe i riflettori su un possibile ritorno di Sarri a stretto contatto con Sergej Milinkovic-Savic, giocatore che l’allenatore aveva già allenato alla Lazio.

L’idea di vedere Sarri alla guida di una nazionale è suggestiva, ma potrebbe non coincidere con le sue ambizioni attuali. Da fonti vicine all’allenatore, sembra che Sarri preferisca tornare in un club con un progetto solido e di ampio respiro, piuttosto che affrontare la sfida di una nazionale, dove le opportunità di plasmare una squadra nel quotidiano sono limitate.

Sarri e il fascino di una panchina di club

Sarri, 64 anni, è uno degli allenatori più apprezzati in Europa per la sua visione calcistica innovativa, spesso descritta come “sarrismo”, sinonimo di gioco spettacolare, fluidità e organizzazione tattica. Dopo l’esperienza alla Lazio, il tecnico è rimasto senza panchina durante l’estate 2024, nonostante le numerose voci che lo vedevano vicino a diversi club di spicco.

Tra le indiscrezioni più rilevanti, il nome di Sarri è stato accostato al Milan, che lo avrebbe preso in considerazione per il post Paulo Fonseca, soprattutto nei momenti di difficoltà del tecnico portoghese. Tuttavia, Sarri ha scelto di non commentare troppo le voci, rilasciando dichiarazioni che mostrano rispetto per i colleghi: «Il Milan ha una rosa forte e può crescere molto, ma mi sembra scorretto parlarne mentre Fonseca è all’inizio del suo percorso».

Anche la Roma, durante i periodi critici con Daniele De Rossi e successivamente con Ivan Juric, ha sondato il terreno per un possibile ingaggio di Sarri, che però ha preferito non affrettare i tempi e aspettare il progetto giusto.

Il dilemma nazionale: pro e contro per Sarri

Allenare una nazionale comporta vantaggi e svantaggi che potrebbero pesare sulla scelta di Sarri. Da un lato, si tratterebbe di una nuova sfida per un allenatore abituato a lavorare quotidianamente con i suoi giocatori, ma che potrebbe beneficiare dell’opportunità di misurarsi in un contesto internazionale. La Serbia, inoltre, offre una generazione di talenti con grande potenziale, guidata da campioni come Milinkovic-Savic e Vlahovic, oltre a giovani promesse pronte a mettersi in luce.

Dall’altro lato, il ruolo di commissario tecnico potrebbe non soddisfare del tutto Sarri, che ha sempre dimostrato di prediligere la quotidianità del lavoro nei club, dove ha la possibilità di plasmare il gioco in maniera diretta e continuativa. La sua esperienza nelle squadre di club, coronata da successi come la Europa League con il Chelsea e lo scudetto con la Juventus, ha sempre mostrato la sua capacità di costruire progetti a lungo termine.

Milan e altre big alla finestra

L’ipotesi di vedere Sarri sulla panchina della Serbia potrebbe rappresentare una delusione per il Milan, che secondo alcune voci lo aveva identificato come il candidato ideale per il post Fonseca. Il club rossonero, alla ricerca di una guida esperta e carismatica per proseguire il proprio progetto di crescita, potrebbe trovarsi a corto di alternative di pari livello se Sarri decidesse di accettare l’incarico con la nazionale serba.

Oltre al Milan, anche altre società europee potrebbero osservare con attenzione la situazione di Sarri, in attesa di valutare le proprie panchine nei prossimi mesi. L’allenatore toscano rimane uno dei profili più ricercati sul mercato, con un curriculum che lo rende appetibile per club ambiziosi.

Un futuro ancora incerto

Il futuro di Maurizio Sarri resta avvolto nell’incertezza. Sebbene il suo nome continui a circolare in ogni scenario in cui una panchina prestigiosa diventa vacante, l’allenatore toscano sembra deciso a non affrettare la sua prossima scelta. Che si tratti di una nazionale o di un club, Sarri attende un’opportunità che gli consenta di esprimere appieno la sua filosofia calcistica.

Con una carriera che lo ha portato al successo in Italia e all’estero, Sarri rimane uno degli allenatori più rispettati del panorama calcistico. Nei prossimi mesi, il mercato potrebbe riservare sviluppi interessanti per un tecnico che, nonostante l’età, ha ancora molto da offrire. La Serbia potrebbe rappresentare una svolta inattesa, ma l’idea di un ritorno in un grande club sembra ancora la più probabile.