In un’annata in cui la Fiorentina sembra filare a meraviglia sotto la guida di Raffaele Palladino, sorprende l’involuzione di uno dei talenti più promettenti dello scorso anno: Michael Kayode. Il terzino destro classe 2004, che nella stagione precedente aveva messo in ombra perfino un titolare come Dodo, si ritrova oggi a fare i conti con uno spazio ridotto al minimo e un ruolo marginale nelle gerarchie del tecnico viola.
La scorsa stagione, Kayode aveva impressionato tutti con numeri e prestazioni di livello: 37 presenze tra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Conference League, un gol, 4 assist e quasi 2.900 minuti giocati. Con queste cifre, il giovane talento di origini nigeriane sembrava destinato a un futuro da protagonista nella Fiorentina e, più in generale, nel calcio italiano.
A sorpresa il 2024-2025 racconta un’altra storia. Finora, Kayode ha raccolto appena 25 minuti di gioco distribuiti in tre apparizioni. Una situazione che rischia di frenare la crescita di un calciatore che fino a pochi mesi fa era considerato uno dei più promettenti nel suo ruolo.
Sirene di mercato: Milan, Inter e Juventus osservano
La marginalità di Kayode nelle rotazioni viola non è passata inosservata, soprattutto tra i grandi club italiani e inglesi. In estate, l’Aston Villa aveva provato a portarlo in Premier League con un’offerta di 15 milioni di euro, seguita dal Brentford, che aveva proposto una formula di prestito con opzione per un totale di 22 milioni di euro. Entrambe le offerte furono rispedite al mittente dalla Fiorentina, convinta del valore del suo giovane terzino.
Non solo Premier League: anche Milan, Inter e Juventus avevano sondato il terreno per il giovane talento. Con la sua attuale situazione di impiego, è plausibile che questi grandi club tornino alla carica già nella finestra di mercato invernale o, al più tardi, nella prossima estate. Il pochissimo spazio concesso da Palladino e la forte concorrenza potrebbero spingere Kayode a cercare nuove opportunità per tornare protagonista.
Del resto Kayode è un terzino destro moderno, dotato di grande atletismo e capacità di spinta. Oltre alle qualità difensive, ha dimostrato di sapersi rendere pericoloso anche in fase offensiva, come evidenziato dai suoi numeri nella scorsa stagione. Il suo profilo si sposa perfettamente con le esigenze di club come Milan, Inter e Juventus, sempre alla ricerca di giovani di prospettiva che possano crescere sotto l’ala di allenatori esperti