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La convocazione di Alvaro Morata nella nazionale spagnola nonostante un recente trauma cranico ha sollevato polemiche tra tifosi e addetti ai lavori, oltre a generare forte preoccupazione nel Milan. Dopo uno scontro in allenamento con Pavlovic durante un allenamento, Morata ha riportato un trauma che lo ha costretto a trascorrere una notte in ospedale e a saltare la partita di campionato contro il Cagliari. Eppure, il commissario tecnico della Spagna, Luis de la Fuente, ha comunque deciso di convocarlo per le sfide di Nations League contro Danimarca e Svizzera, ignorando il protocollo che raccomanda un periodo di riposo per chi ha subito un infortunio simile.

L’invito di Fonseca al riposo e i rischi per il Milan

Prima della sfida di campionato, Paulo Fonseca, allenatore del Milan, aveva espresso pubblicamente la sua preoccupazione riguardo alla convocazione di Morata, invocando il rispetto del protocollo che richiede almeno dieci giorni di fermo dopo un trauma cranico. Secondo quanto dichiarato dal tecnico, il giocatore avrebbe dovuto evitare attività sportive intense per precauzione, in linea con le normative mediche e sportive che mirano a prevenire ulteriori danni cerebrali in seguito a contusioni di questo tipo. Ignorare queste linee guida può portare infatti a un aggravamento delle condizioni fisiche, aumentando il rischio di infortuni più gravi.

La scelta della Spagna, però, è stata chiara: Morata è stato convocato e oggi appare persino in tenuta da allenamento nel video pubblicato dall’account ufficiale della nazionale. Seppure il giocatore abbia evitato l’allenamento intenso, scendendo in campo solo per il minuto di silenzio dedicato alle vittime dell’alluvione di Valencia, la preoccupazione per il Milan rimane. Le partite sono imminenti, con l’incontro contro la Danimarca fissato per venerdì e quello contro la Svizzera per lunedì, e non è escluso che il numero 7 del Milan possa scendere in campo.

Le possibili conseguenze per il Milan

L’eventuale impiego di Morata in queste gare rappresenta di fatto un rischio secondo lo staff medico del Milan, un azzardo che potrebbe comportare problemi fisici notevoli. Questa vicenda alimenta la discussione sulla gestione degli infortuni da parte delle nazionali e dei club, che spesso si trovano in disaccordo riguardo alla gestione dei giocatori infortunati. In questo caso, il Milan ha lasciato intendere chiaramente la propria posizione, ma la Spagna sembra aver ignorato tali preoccupazioni, mettendo il proprio interesse competitivo al di sopra della salute del giocatore.

La speranza per i rossoneri è che la nazionale spagnola valuti con cautela il recupero di Morata, evitando un impiego rischioso. Questa decisione della Spagna potrebbe riaccendere le tensioni tra club e federazioni, in un tema sempre più delicato per la tutela degli atleti. Il Milan potrebbe così richiedere un risarcimento per il danno subito considerando che ha rispettato il protocollo previsto per un trauma cranico.

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