La Roma, alla ricerca di un nuovo allenatore dopo l’esonero di Ivan Juric, ha affrontato un percorso tortuoso, costellato di rifiuti e trattative sfumate. Il club capitolino, in un momento delicato della stagione, ha sondato diversi profili per riportare stabilità e competenza tecnica alla squadra, ma molti degli allenatori contattati hanno preferito declinare l’offerta. Nelle ultime ore sono spuntati numerosi retroscena sui tecnici che hanno detto “no” alla Roma, lasciando la dirigenza giallorossa alla ricerca di una guida definitiva.
Nelle ultime ore, il nome di Claudio Ranieri è tornato a circolare come uno dei candidati principali per la panchina della Roma. Ranieri, che conosce molto bene l’ambiente capitolino e gode di grande rispetto tra i tifosi, potrebbe offrire una stabilità fondamentale in questa fase caotica. La sua esperienza e il legame emotivo con la piazza sono considerati punti di forza, tanto che la Roma lo considera ora come una delle opzioni più sicure. Il suo nome non è stato l’unico sul tavolo, poiché diversi profili internazionali sono stati sondati prima di lui, e non tutti hanno risposto positivamente.
Da Okan Buruk a Montella: tutti i no incassati
Uno dei primi nomi presi in considerazione, come riportato da Tuttomercatoweb, è stato quello di Okan Buruk, attuale tecnico del Galatasaray. Il turco ha impressionato la dirigenza della Roma per la sua capacità di gestire campioni e per il gioco propositivo che ha portato al club turco. Buruk, però, non ha voluto lasciare il Galatasaray, un club in cui crede profondamente e con cui sta costruendo un progetto ambizioso. Nonostante un sondaggio concreto, la trattativa non ha mai avuto un seguito reale.
Massimiliano Allegri è stato un altro nome sondato dalla Roma, ma attualmente è lontana dalle posizioni di vertice e non adatta alle sue ambizioni. Abituato a gestire squadre di alto profilo, non ha ritenuto che il progetto giallorosso fosse in linea con la sua visione e ha declinato l’interesse della dirigenza romanista.
Il nome di Frank Lampard è stato accostato alla Roma nelle scorse settimane, ma il tecnico inglese non è riuscito a convincere i dirigenti giallorossi. Dopo un periodo complesso al Chelsea e un’avventura poco brillante all’Everton, Lampard ha scelto di ripartire dal Coventry, preferendo una sfida in Inghilterra piuttosto che accettare l’offerta della Roma. La scelta di Lampard evidenzia il fascino della Premier League, anche a livelli meno prestigiosi rispetto a quelli delle big, e il suo rifiuto è stato un colpo per la Roma, che sperava di portare una figura di richiamo internazionale.
Anche Maurizio Sarri è stato contattato, ma ha preferito non prendere in considerazione l’idea di subentrare a stagione iniziata. Sarri, noto per il suo stile metodico e per la necessità di tempo per implementare il suo gioco, ha ritenuto che prendere in mano la Roma “in corsa” fosse troppo complicato. La Roma avrebbe rappresentato una sfida intrigante, ma il tecnico ha preferito rimanere fedele al suo attuale progetto.
Un altro rifiuto importante è arrivato da Roberto Mancini, che era tra i profili valutati dalla dirigenza romanista. Dopo giorni di attesa l’ex allenatore della Nazionale Italiana ha scelto di rimanere fermo in attesa di proposte più allettanti.
Vincenzo Montella è stato contattato ben due volte dalla Roma in pochi giorni, ma anche per lui l’intesa non è stata raggiunta. Era stato contattato da un manager che lavora a Londra e che potrebbe diventare il nuovo direttore sportivo della Roma nella prossima stagione. Il suo contratto con la Turchia prevede una clausola rescissoria di 1,5 milioni, ma il problema è stata la richiesta di Montella di legarsi almeno per tre stagioni per un progetto a lungo termine. L’offerta della Roma di un contratto di un anno e mezzo non lo ha soddisfatto e così deciso di restare fedele alla Nazionale turca.