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La decisione presa dal direttore di gara Maurizio Mariani durante il match Inter-Napoli ha scatenato una serie di polemiche, e ora arriva una conferma ufficiosa: il rigore assegnato all’Inter per il contatto tra Anguissa e Dumfries è stato considerato un errore. La scelta di Mariani è stata giudicata troppo leggera e il direttore di gara dovrà affrontare una “penitenza” per quanto accaduto.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il designatore Gianluca Rocchi ha deciso di prendere provvedimenti. Mariani, reo di aver assegnato un rigore per un contatto giudicato da molti come “leggero”, sarà retrocesso in Serie B per un periodo. Questa misura punitiva è stata adottata in passato per altri arbitri che hanno commesso errori significativi. La scelta di Rocchi sembra confermare quanto la decisione di assegnare il rigore sia stata ritenuta infelice e inadatta alla gestione di una partita di alto livello.

Il fischietto della partita tra Inter e Napoli non sarà escluso completamente dalla Serie A, ma dovrà “fare un passo indietro” e dimostrare la sua affidabilità nelle categorie inferiori. In altre parole, si tratta di una sorta di “rincorsa” per ritrovare la Serie A, un’occasione per riflettere sugli errori commessi e affinare le proprie capacità.

L’errore del “rigorino”: Rocchi e le polemiche

Il rigore assegnato per il contrasto Anguissa-Dumfries è stato definito da molti come un “rigorino”, una decisione giudicata sproporzionata rispetto alla reale entità del contatto. Lo stesso designatore Rocchi avrebbe redarguito Mariani per aver interpretato in modo eccessivo un episodio controverso, con il contatto che è sembrato a molti, inclusi osservatori e tifosi, troppo lieve per giustificare una decisione così influente sull’andamento della partita.

La decisione di “retrocedere” Mariani è un messaggio chiaro per l’intera classe arbitrale: l’interpretazione degli episodi in area deve essere ponderata con attenzione, specialmente in partite delicate. L’arbitro dovrà ora ripartire dalla Serie B per dimostrare di aver appreso da questa esperienza e riconquistare la fiducia dei designatori.