Soulé è al centro del mercato della Juventus, in quanto pezzo più pregiato in vendita: Thiago Motta, inaspettatamente, è favorevole all’addio.
Si era parlato tanto, nelle scorse settimane, di una nuova Juventus incnetrata sui giovani. Eppure, pronti via e il mercato ha già visto gli addii di Barrenechea, De Winter e Iling Junior, con Huijsen e Soulé pronti a seguirli. Quello del talento argentino è l’addio che convince meno i tifosi e tanti esperti di calciomercato, visto il suo talento cristallino e le ottime cose mostrate col Frosinone l’anno scorso. Si pensava infatti che, con l’arrivo di Thiago Motta e il passaggio al 4-3-3, un giocatore come Soulé avrebbe potuto essere di grande utilità alla Juve. Anche solamente per una questione di comodità: i bianconeri vogliono rivoluzionare la rosa, e avere già un elemento valido in squadra sarebbe un vantaggio.
Pubblicamente, il nuovo allenatore non si è espresso in maniera troppo netta. Nella conferenza stampa di presentazione di giovedì, Motta ha detto che Soulé “si sta allenando bene”, ma non ha aggiunto altro. Il passaggio dell’ala destra argentina alla Roma – o, in alternativa, in Premier League – ha però ricevuto l’approvazione dell’allenatore, secondo quanto riferito dai vari siti di mercato. L’ex tecnico del Bologna non ha chiuso definitivamente le porte in faccia al giocatore cresciuto nel settore giovanile bianconero, ma per il momento non sembra intenzionato a porre alcun ostacolo alla sua cessione.
Perché Thiago Motta è favorevole alla cessione di Soulé
Tante voci si rincorrono sui media specializzati, in queste ore: c’è chi dice che Motta straveda per Soulé ma che il suo sia un sacrificio necessario; altri, invece, dicono che tra i due non ci sia particolare feeling. I veri motivi per cui l’allenatore della Juventus è favorevole alla cessione sono probabilmente dovuti a un mix di fattori. Su tutti, quello economico: la Juve ha bisogno di vendere, per reperire i fondi per acquistare altri giocatori più utili a Motta (su tutti, Koopmeiners dell’Atalanta). In attacco ci saranno chiaramente delle novità, ma al momento Giuntoli sta cercando un’ala di maggiore esperienza internazionale, anche se ancora giovane, e Jadon Sancho è senza dubbio il sogno dei bianconeri.
Potrebbe però non essere irrilevante una questione tattica, segnala da Beppe Bergomi su Sky Sport giovedì sera. Soulé, come modello di giocatore, è simile a Riccardo Orsolini, che Motta ha avuto al Bologna, ma che ha utilizzato con una certa parsimonia, nell’ultima stagione. L’ala italiana ha giocato 1.911 minutin in stagione, praticamente alla pari con Dan Ndoye e molto meno rispetto a Saelemaekers e Zirkzee: specialmente negli ultimi mesi di campionato, Motta lo ha alternato molto a Ndoye, facendolo spesso partire dalla panchina. La teoria di Bergomi è che le ali a piede invertito (sia Orsolini che Soulé che solo esterni destri di piede sinistro) che tagliano dentro per andare a concludere siano poco viste da Thiago Motta nel suo gioco, almeno rispetto ad attaccanti più veloci e da uno contro uno. Tutti questi elementi insieme – l’aspetto tattico, quello economico e quello dell’esperienza internazionale – contribuiscono probabilmente a non considerare un problema un possibile addio di Soulé, specialmente davanti a 30 milioni di euro.