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Rischia di saltare definitivamente l’affare globale di Douglas Luiz alla Juventus per una richiesta inaspettata

Il rapporto tra McKennie e la Juventus è sempre stato conflittuale, esattamente come quello con Allegri – suo sponsor principale della scorsa stagione. Attualmente però il futuro del mercato della Juventus passa dalle decisioni del centrocampista statunitense: l’affare Douglas Luiz dipende dall’accettazione delle condizioni dell’Aston Villa di Unay Emery da parte di McKennie che però sta facendo resistenza. Partiamo dall’inizio: Giuntoli sta architettando con l’Aston Villa una maxi operazione che prevede un esborso complessivo di 60 milioni per la Juventus tra contropartite e contanti, in cui sono inclusi i cartellini di Weston McKennie e di Samuel Iling Junior, nazionale under-21 inglese. I due giocatori sono apprezzati dal tecnico dei Villains e loro stessi vorrebbero tornare in Premier League, al punto da permettere alla Juventus di mettere in piedi una trattativa per uno dei mediani più forti in circolazione, il brasiliano Douglas Luiz. Il costo del cartellino del volante di Birmingham è appunto di 60 milioni di euro, una cifra importantissima a cui la Juventus arriverà inserendo nel pacchetto i cartellini di due giocatori comunque importanti. La palla è quindi passata ai giocatori che – dopo il sì dell’Aston Villa – hanno iniziato le proprie contrattazioni. Douglas Luiz ha chiesto e ottenuto un contratto da 5 milioni netti a stagione alla Juventus, Iling Junior ha chiamato Emery per avere rassicurazioni sul proprio impiego mentre McKennie ancora tentenna e fa richieste non previste. Lunedì è stato il caso dello stipendio, che l’americano vorrebbe veder lievitare rispetto ai 2,5 milioni che percepisce ora alla Juventus. Un’evenienza facilmente superabile, se non fosse che – nella giornata di oggi – lo stesso McKennie ha richiesto alla Juventus 2 milioni di euro di buona uscita per favorire questa maxi operazione. 

McKennie e la trattativa del secolo 

Una richiesta fuori dalle righe non tanto per la cifra – che la Juventus potrebbe anche decidere di corrispondergli – quanto per i tempi e per la motivazione. Juventus e Aston Villa necessitano di sistemare i conti e i bilanci entro il 30 giugno, per questo c’è bisogno di celerità nel risolvere gli attriti e passare oltre determinate richieste. Quella di McKennie risulta quindi una pretesa fuori luogo che potrebbe far saltare quella che Massimo Marianella ha etichettato come “trattativa globale” per la Juventus, importantissima per il futuro tecnico dei bianconeri.