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L’Inter potrebbe vendere un giocatore fortissimo di sua proprietà per prendere una scommessa di 26 anni, proprio così

La grandezza della società Inter l’abbiamo vista ancor prima di vincere lo Scudetto della seconda stella. L’abbiamo vista quando, a campionato ancora in corso, ha già fatto due operazioni di calciomercato e quindi quasi il 50% del lavoro che dovrà completare in estate. I nerazzurri hanno preso Mehdi Taremi e Piotr Zielinski, attaccante e centrocampista, esperienza e qualità, valore tecnico e valore numerico. Acquisti importanti in vista di una stagione che sarà logorante a causa della nuova Champions League, che richiederà uno sforzo ancora maggiore per poter arrivare fino in fondo. Certo Marotta non può fermarsi qui altrimenti a Simone Inzaghi chi lo sente.

Dopo averlo messo seriamente in discussione quasi un anno fa (è stato davvero vicinissimo all’esonero, ma proprio vicinissimo), il dirigente ha qualcosa da farsi perdonare vista com’è andata: finale di Champions e Tricolore. E quindi lo accontenterà, soprattutto in una richiesta: evitare la solita cessione di uno o più big. Inzaghi non ne vuole sapere: Bastoni, Barella, Calhanoglu, Thuram, Lautaro e via dicendo li ha consacrati lui e non vuole che qualcun altro sfrutti il suo duro lavoro. Ok, sì, Marotta proverà a farlo felice anzi felicissimo, ma qualcuno deve per forza uscire. La soluzione è fare quello che in realtà un club così non dovrebbe fare: rinunciare ai suoi giovani e al suo futuro.

Inter vuole farlo davvero: ma ne vale la pena?

L’unico grande errore di Marotta e Ausilio lo scorso anno è stato l’attacco. Alexis Sanchez e Marko Arnautovic sono state palesemente operazioni sbagliate. Il primo lo hanno ripreso dopo che lo avevano pagato per farlo andare via; l’austriaco, che aveva giocato per l’Inter ai tempi del Triplete, è costato quasi 10 milioni. I due insieme hanno contribuito praticamente zero alla vittoria dello Scudetto. E non hanno aiutato l’Inter nemmeno negli ottavi di Champions League contro l’Atletico Madrid (mentre loro spaccavano la partita con Depay e Correa). Insomma, tutto sbagliato. Taremi è reduce da una stagione terribile al Porto con 6 gol segnati in campionato ma a 32 anni è perfetto per l’Italia e a lui potrebbe aggiungersi un altro. Che non è un attaccante ma più una seconda punta.

E no, non è Joshua Zirkzee. Va benissimo che Marotta fa i miracoli, ma 60 milioni per il belga non può proprio spenderli. O meglio, potrebbe ma poi probabilmente dovrà cercare un nuovo allenatore perché significherebbe aver venduto almeno due big. Più accessibile invece Albert Gudmundsson del Genoa, che ha fatto una prima stagione in Serie A senza alcun senso. E che ha permesso a chi scrive di vincere un insperato Fantacalcio, grazie Albert. Adesso a 26 anni vuole approfittare di questo lancio dal trampolino per toccare il cielo (nero)azzurro. Il Grifone non lo tratterrà, sa quali sono le ambizioni del ragazzo. Ma sa anche qual è il suo valore: 30 milioni, minimo. Soldi che ad oggi l’Inter non ha ma che potrebbe avere presto.

Per arrivare a comprare Gudmundsson, che a 26 anni ha giocato la sua miglior stagione in carriera e non in una grande squadra, e per questo possiamo considerare una scommessa, i nerazzurri stanno pensando di vendere uno dei migliori talenti al mondo di sua proprietà. Sì, Valentin Carboni è un fenomeno. E ha solo 19 anni (classe 2005). In Argentina si dice che un certo Lionel Messi stia spingendo per farlo giocare di più con l’Albiceleste prima squadra. Oggi è in prestito al Monza e ha messo in mostra solo una parte delle sue qualità. Che sono già incredibili, ma potenzialmente straordinarie.

Rendetevi conto: due dei migliori talenti in assoluto dell’Argentina giocano in Italia, e cioè Carboni e Matias Soulé, e le loro squadre di appartenenza, Inter e Juve, stanno pensando di venderli per fare soldi da sperperare per altri evitabili acquisti. Se avete bisogno di raccontare a qualcuno cos’è il calcio italiano questo qui ci sembra un buon riassunto.