I tifosi del PSG si preparano alla gara contro il Borussia Dortmund come se fosse l’ultimo atto di un percorso iniziato tredici anni fa e negoziano l’invasione di campo con il club.
Tredici anni fa il fondo del Qatar arrivava a Parigi gettando le basi per la controversa crescita del club che spesso ha lasciato interdetto il tifo organizzato del CUP, Collectif Ultras Paris, unico gruppo ammesso al Parco dei Principi. Nello sviluppo del club e della sua ascesa europea diversi sono stati gli investimenti che hanno fatto storcere il naso ai puristi di una squadra a prevalenza francese, con incidenti e proteste che hanno caratterizzato la decade in cui il Parsi Saint Germain è diventata una delle prime potenze mondiali per capacità economica e impatto mediatico. Se la finale dell’estate 2020 sembrava poter essere il compimento di cotanti sforzi materializzati nelle prestazioni superlative di Neymar nell’ultimo tratto di quella particolare estate, la gara di questa sera – anche a causa della sconfitta contro il Bayern Monaco – sembra essere la gara più importante della storia di questo PSG, per i tifosi e per i giocatori. Con Mbappé giunto all’ultima gara di Champions League con la maglia del PSG a Parigi e Luis Enrique incalzato in conferenza e bravissimo a districarsi tra le pressioni ovviamente aumentate intorno alla sua squadra, la sfida al Borussia Dortmund è di fondamentale importanza anche per la CUP, il collettivo di tifosi che si è fatto conoscere nel mondo per coreografie ai limiti della genialità, capaci di portare la cultura pop all’interno del proprio stadio e quindi in giro per il mondo grazie alla forza mediatica dei campioni in rosa.
One Piece, Dragonball, Beraldo, la città stessa di Parigi: sono state innumerevoli le coreografie memorabili da parte degli ultras parigini, protagonisti a loro modo della decade qatariota e parte di quel substrato mai soddisfatto di quanto ottenuto dalla squadra e dal club dall’arrivo dei soldi arabi. Sono loro ad aver inasprito il rapporto con Neymar, e sempre loro hanno dato vita ad un legame di odio e amore con Kylian Mbappé, accusato di egoismo e poi idolatrato in vista delle prossime competizioni internazionali della Francia. Anche lo stesso Leo Messi, arrivato a Parigi nell’estate 2022, è stato al centro delle critiche del CUP, così come il botta e riposta con le tifoserie avversarie ha da tempo confermato come la dirigenza del PSG abbia a che fare con una forza importante per gli equilibri del club e della squadra.
PSG: i tifosi preparano l’invasione
La notizia di questa mattina riportata da RMC Sport e rimbalzata in Spagna grazie ad AS racconta di come il gruppo ultras parigino stia negoziando con il club la possibilità di invadere il campo del Parco dei Principi in caso di ribaltamento della situazione e di conquista della finale di Champions League. Questa semifinale – la terza dall’arrivo della nuova dirigenza a Parigi – è la prima che la società può giocare a porte aperte (le altre due furono interdette a causa della pandemia) e per questo i tifosi hanno tutta l’intenzione di giocare un ruolo da protagonisti nel corso della gara. Se della coreografia preparata non si sa molto, ciò che è emerso riguarda la possibile invasione di campo che comporterebbe diverse sanzioni al club parigino, come la chiusura parziale dell’impianto per la prima partita della prossima stagione.
Sempre RMC Sport parla di fuochi d’artificio e di bengala pronti per sostenere la squadra in quello che sarà il teatro dell’ultima grande partita casalinga di questo Paris Saint Germain: effettivamente, qualunque cosa succeda contro il Borussia Dortmund, il PSG è arrivato alla fine di un ciclo enorme, culminato nel tridente delle meraviglie e minato da cadute durante il percorso verso la vittoria. In estate Mbappé se ne andrà offrendo a Luis Enrique la possibilità di rifondare la squadra, e allora l’ultimo grande spettacolo del Parco dei Principi dovrà prendere per forza di cose che il suo protagonista principale – ovvero gli ultras – si prendano la scena sin dal prepartita, in attesa di poter invadere il campo e arrivare insieme alla squadra in finale.
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