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L’Inter ha appena vinto il ventesimo Scudetto e mancano alcune partite alla fine del campionato ma lo sguardo dei tifosi e della società è già diretto alla stagione della conferma.  

Nemmeno il tempo di festeggiare la seconda stella che già il mercato – e con esso le pressioni economiche intorno alla situazione societaria – bussano alla porta di Appiano Gentile. L’Inter campione d’Italia non ha fatto in tempo a godersi la festa scudetto in Duomo che la Procura ha aperto un’indagine nei confronti di Dumfries e Sky Sport ha intervistato Piero Ausilio riguardo il futuro mercato dei nerazzurri. Se la situazione Dumfries – striscione andrà presto in archivio con una multa per lui e per la società, la questione mercato non potrà essere ignorata ancora a lungo, soprattutto tenendo conto che il ciclo attuale dell’Inter ha portato a due finali europee e annovera in rosa più giocatori maturi che giovani speranze. Procediamo allora con ordine e partiamo dalle dichiarazioni del direttore sportivo nerazzurro: ai microfoni di Sky Sport Ausilio si è pronunciato in difesa degli equilibri della rosa attuale, sottolineando la compattezza del gruppo, i suoi valori morali ed etici, i risultati ottenuti e l’intenzione della società di proseguire senza operare cambi enormi nella composizione della squadra a disposizione di Simone Inzaghi. Una dichiarazione che possiamo intendere come desiderio che – in un modo o nell’altro – Ausilio cercherà di avverare ma che il mercato potrebbe stravolgere. Quando infatti la domanda ha virato sulla possibilità che ci sia una cessione importante in estate il dirigente ha nicchiato, facendo intendere che non c’è attualmente la volontà di cedere un big della rosa, ma che al mercato difficilmente si comanda, soprattutto se arrivassero cifre importanti per giocatori che hanno dato già tanto al progetto. 

E allora l’estate calcistica fatta di mercato, Europei, Coppa America ed Olimpiadi potrebbe alzare ulteriormente il valore di alcuni giocatori attualmente in rosa e complicare i piani di continuità nella testa di Ausilio. L’Inter e Inzaghi hanno restituito valore a giocatori come Calhanoglu e Thuram, costruito gol dopo gol la credibilità internazionale di Lautaro Martinez e ritrovato uno spento Dumfries, che da tempo non sembrava più quello degli scorsi Europei. Quindi, con competizioni così importanti alle porte, non è detto che prestazioni super da parte dei giocatori nerazzurri non attirino offerte irrinunciabili che farebbero cambiare le decisioni che attualmente sembrano irrevocabili. Di quanti soldi si sta parlando? Lautaro Martinez potrebbe muoversi per un centinaio di milioni, qualcosa in meno la valutazione di Thuram, che oggi si potrebbe aggirare intorno ai sessanta milioni, facendo immaginare una super plusvalenza a Marotta. Infine, tra i possibili partenti a cifre sufficienti a far vacillare le certezze di Ausilio anche l’esterno olandese, che potrebbe trovare casa altrove per una cifra intorno ai quaranta milioni. Oltre a tutto questo ci sono poi i giocatori vicini al termine del proprio contratto o abbastanza in là con gli anni da richiedere un ragionamento importante da parte della società. Sommer – ad esempio – è stata una certezza di questo Scudetto, ma la prossima sarà l’ultima stagione del suo contratto e l’acquisto di un secondo portiere pronto a subentrare (e no, non sarà Audero) è quasi obbligatorio. Per questo si parla da tempo del brasiliano Bento, dal costo di circa venti milioni

Un altro importante discorso dovrà essere fatto intorno alla difesa, composta da giocatori che quest’anno sembrano aver dato tutto ciò che potevano alla causa nerazzurra. Acerbi e De Vrij potrebbero ancora far parte della rosa della prossima stagione, ma iniziare a ragionare in ottica di ricambio generazionale sarebbe opportuno vista l’età del duo difensivo. Inoltre c’è sempre il rischio che Bastoni venga inserito nella lista obiettivi di qualche club europeo, allungando nell’eventualità a tre la lista dei centrali da sostituire o supportare. 

Le parole di Ausilio hanno diversi scogli da superare per riuscire a superare indenni l’estate di mercato: offerte irrinunciabili, ricambi generazionali, occasioni da non lasciarsi scappare, il tutto condito da una situazione economica sempre in bilico nonostante la vittoria. 

Inter: gli acquisti fino a questo momento 

Tra tutti i dubbi che sollevano le parole di Ausilio però, due sono le certezze all’indomani della vittoria dello scudetto. L’Inter ha già inserito nella rosa della prossima stagione Taremi e Zielinski, rinforzando due reparti che avevano bisogno di nuovi innesti per risultare ancor più competitivi nelle tre competizioni. L’arrivo del centravanti marocchino servirà a coprire le lacune fisiche di Arnautovic e la possibile partenza di Sanchez, sempre in cerca di un minutaggio maggiore. L’acquisto del centrocampista polacco è una mossa in stile Marotta, che a parametro zero porta a Milano uno dei migliori centrocampisti del campionato nel pieno della carriera, rinforzando un reparto già abbastanza dominante. 

Sono da escludere altri arrivi? Se prestassimo totale fede alle parole di Ausilio diremmo che si, l’Inter cercherà di mantenere la rosa dello Scudetto cambiando il meno possibile e che quindi altri acquisti importanti non si prevedono. Però – esattamente come per le cessioni importanti – anche gli acquisti di primo piano non sono sempre prevedibili, perché in caso di terremoti nella rosa, la squadra campione d’Italia dovrà necessariamente muoversi per mantenersi competitiva. Ciò che dell’intervista di Ausilio è importante è il passaggio che riguarda la compattezza del gruppo: ad oggi non sembra che né i giocatori né l’allenatore vogliano cambiare aria, così da obbligarci ad attendere la fine del campionato e l’inizio del mercato per capire quale sarà la direzione dell’Inter in vista della prossima stagione. 

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