El Bilal Touré sta vivendo una stagione ai limiti del surreale con infortuni e panchine che ne stanno condizionando l’ambientamento, ma il gol contro il Monza ha dato un segnale forte a Gasperini.
All’Atalanta non si aspetta nessuno, ancor di più se la stagione sta viaggiando su ritmi infernali con coppa Italia ed Europa League giunte alle ultime battute per mitigare l’altalenante rendimento in campionato. E così El Bilal Touré, arrivato in estate e subito fermo per un lungo infortunio, deve accontentarsi delle briciole, degli scampoli di partita che Gasperini decide di concedergli e in quei pochi minuiti risultare abbastanza decisivo da convincere il tecnico ad aumentare il suo minutaggio. A inizio marzo sembrava impresa impossibile: ai margini della sfida pareggiata contro la Juventus il tecnico nerazzurro aveva candidamente ammesso che per il maliano sarebbe stato difficile trovare spazio fino alla fine dell’anno, perché non lo vedeva sufficientemente pronto in allenamento, e questo nonostante il gol all’esordio contro il Genoa a febbraio. Nel mese intercorso tra la sfida ai rossoblù e il pareggio con la Juventus El Bilal Touré ha giocato ventidue minuti soltanto, contro Sassuolo (14) e Inter (8), rimanendo in panchina contro Milan, Bologna e appunto Juventus.
Un calvario dovuto all’infortunio noi alla coscia subito ad agosto che ne ha rallentato l’ambientamento e la ripresa fisica, caratteristica fondamentale dei calciatori e delle squadre del Gasp. Per questo, quando il turnover ha costretto il tecnico a buttarlo nella mischia contro il Monza, nessuno si sarebbe aspettato un simile rendimento. Il gol valido per il momentaneo 0-2 e quindi per il 1-2 finale, è un pezzo di repertorio del centravanti ex Almeria che inizia l’azione e la conclude con l’assist di Lookman a suggellare il ritorno in forma del nigeriano e la voracità offensiva di quello che dovrebbe essere il nuovo Duvan Zapata. Le sue medie realizzative sono tra l’altro molto incoraggianti: otto partite giocate per un totale di 206 minuti in campo, due reti realizzate tutte in Serie A dove segna un gol ogni novanta minuti. Se a questo aggiungiamo che nella gara contro il Monza Gasperini ha potuto tenerlo in campo per novanta minuti valutandone ottima la condizione atletica nel post partita, ecco che la chiave di volta per aumentare il minutaggio in questo concitato finale di stagione è stata trovata.
El Bilal Touré è una scommessa da vincere
Rendersi decisivo ogni volta che Gasperini lo chiama in causa: questa la missione accettata da El Bilal Touré, apparso in forma contro il Monza e pronto a prendersi la scena in vista della prossima stagione. I trenta milioni pagati la scorsa estate infatti, impongono un recupero del capitale immediato: il suo valore è oggi sceso a venti milioni, e per questo in estate una sua cessione è fuori discussione. L’Atalanta dovrà recuperarlo nel corso di’ queste ultime settimane e prepararlo adeguatamente in vista del prossimo campionato.
E qui entra in gioco la scommessa fatta la scorsa estate: El Bilal Touré è un calciatore di gamba classe 2001, giovanissimo e con un buon senso del gol. In mano a Gasperini e libero da infortuni può davvero migliorare al punto da rendersi punto di riferimento per l’attacco dei nerazzurri, andando ad occupare il posto che fu di Zapata e assurgendo così a fattore decisivo per la Serie A e per il calcio dell’Atalanta.
La scommessa da vincere è quella riguardo l’estate e la mancanza di infortuni: quest’anno El Bilal Touré ha perso ventisette partite tra tutte le competizioni con l’atalanta e ben nove con la sua nazionale. Lo scorso anno si è fermato tre mesi tra marzo e maggio per un infortunio muscolare. Per far si che la sua carriera decolli, a Zingonia dovranno lavorare sui suoi muscoli, per renderlo impermeabile alle fatiche da campo e permettergli di andare a caccia dei gol che serviranno per convincere anche Gasperini a scommettere su di lui.
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