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L’Inter di Inzaghi è sempre più vicina alla matematica conquista dello Scudetto e alla conferma di introiti sempre più importanti grazie alla seconda stella

Questa sera a San Siro i nerazzurri sfideranno il Milan per quella che promette di essere una partita storica per la rivalità tra le due squadre di Milano. L’inter può infatti conquistare la matematica certezza della vittoria scudettata battendo i cugini portando il distacco in classifica a quota diciassette punti, con cinque partite a quel punto da giocare. Attualmente la squadra di Inzaghi ha conquistato 83 punti in classifica e – con sei gare all’arrivo – i quattordici  punti di distacco dai rossoneri (a quota 69) richiedono una vittoria nel derby per chiudere il discorso scudetto e iniziare a pensare alla prossima stagione. 

Una prossima stagione fatta di ricavi, di sponsor e di diritti televisivi, tutti introiti che la società di Zhang deve analizzare e canalizzare al meglio per continuare a vincere in patria e affacciarsi alle ultime fasi delle coppe continentali. Per questo una vittoria a San Siro permetterebbe ai nerazzurri di iniziare a fare conti be precisi, che porterebbero nelle casse all’incirca duecento milioni di euro. Tali ricavi sono suddivisi tra partecipazione alla prossima Champions League, sponsor comprensivi di premi per prestazioni sportive e diritti televisivi, distribuiti in base al posizionamento finale in campionato. 

In prima battuta gli sponsor, grande tema delle ultime stagioni soprattutto per l’accordo con Paramount+ che ha dato vita a diverse maglie iconiche per l’Inter e che oggi distribuisce 11 milioni su base annua alle casse nerazzurre. L’accordo firmato nel luglio del 2023 prevede anche una parte variabile di introiti dovuti alle prestazioni sportive della prima squadra e al raggiungimento di obiettivi decisi in sede di accordo, con la seconda stella ovviamente inserita come principale traguardo di questa stagione.  Oltre alla controllata americana anche la Nike – con 21,250 milioni – e U-Power – con 18 milioni – conferiscono introiti su base annua a cui vanno aggiunti premi variabili in base ai risultati sportivi e quindi alla diffusione del marchio presente sulle divise da gioco. Con la vittoria dello Scudetto si prevede un rinnovo negli accordi tra le parti, probabilmente con un adeguamento al rialzo delle cifre fisse. 

Inter: lo scudetto vale una montagna d’oro 

Ma più che gli sponsor, la parte davvero interessante dei ricavi potenziali dell’Inter è dettata dai diritti televisivi. Suddivisi secondo il posizionamento in classifica, lo scorso anno hanno garantito – solo per la conquista del terzo posto alle spalle della Lazio – 13,7 milioni di euro per arrivare poi a quota 87 milioni complessivi per tutti gli accordi collaterali stretti intorno alla vendita dei diritti. In questa stagione l’Inter ha previsto a bilancio un minimo di 78 milioni di euro in caso di arrivo all’ultimo posto della classifica, per sfondare il muro dei 100 milioni in caso di vittoria dello scudetto. 

Altro affare infine la qualificazione alla prossima Champions League, che con il nuovo criterio definito “value” suddivide in questo modo gli introiti delle diverse squadre: 

  • La parte non europea decisa in base al ranking storico / decennale del club escludendo dal computo i punti conquistati per le vittorie 
  • La parte europea, decisa in base al mercato dei diritti tv del continente e distribuita in base ad un racing creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking UEFA su cinque anni. 

Il tutto porterebbe l’inter a guadagnare circa 50 milioni dalla partecipazione alla nuova Champions League, come spiegato in dettaglio da Calcio e Finanza QUI

La vittoria di questa sera è quindi importante non solamente per una questione emotiva e sportiva, ma anche economica. L’Inter completerebbe un vero capolavoro, portandosi a casa la seconda stella – e diventando così la sesta squadra in Europa ad aver vinto almeno venti campionati – e duecento milioni di euro, utili per il bilancio e per l’eventuale mercato di fine stagione. 

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