Alvaro Morata è al centro di un vortice di critiche inspiegabile in Spagna. Nonostante le tante giornate di astinenza da gol, il centravanti dell’Atletico Madrid sta vivendo una buona stagione.
Tornato nello spogliatoio dell’Atletico dopo i fischi patiti al Bernabeu in occasione della sfida tra Spagna e Brasile, Morata questa sera sarà titolare al fianco di Griezmann per la sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund. In un Wanda metropolitano che riaccoglierà il suo capocannoniere stagionale, il centravanti cercherà di scrollarsi di dosso l’ennesimo episodio pessimo nei suoi confronti, nonostante con la Roja indossi la fascia di capitano.
Mettiamo ordine nella faccenda: da diversi anni Morata – ex Real Madrid – è oggetto di critiche e fischi da parte dei tifosi del Real e della nazionale spagnola per il suo rendimento altalenante e per aver scelto di accasarsi all’Atletico Madrid professandosene innamorato dopo aver lasciato la Juventus. Sia nel 2021 che sul finire del 2023 il capitano della nazionale spagnola ha denunciato la situazione, divenuta insostenibile a causa di insulti e minacce subite non solamente quando è in campo ma anche nella vita privata, con interessamento della moglie e dei figli. Una situazione spiacevole che il commissario tecnico Luis De la Fuente ha commentato come vergognosa e irrispettosa, soprattutto perché Morata è considerato dalla Federazione e dai compagni un esempio da seguire per etica del lavoro ed esperienza maturata sul campo. Le critiche sono quindi sempre piovute e nei giorni precedenti alla sfida ai tedeschi anche i quotidiani spagnoli hanno rincarato la dose sottolineando come il calciatore abbia segnato un solo gol nelle ultime tredici partite e che il suo rendimento sia fin troppo altalenante per il capitano della Spagna e l’ariete dell’Atletico Madrid.
In realtà il giudizio è fin troppo severo nei confronti del centravanti: Morata in questa stagione ha messo insieme venti reti e tre assist nelle quarantuno presenze in cui Simeone lo ha scelto per difendere la maglia biancorossa dell’Atletico ed è vero, da qualche mese il rendimento si è abbassato, ma non bastano due mesi di difficoltà per oscurare una stagione buona nel suo complesso. Lo spagnolo ha dovuto far fronte a due infortuni – uno di natura muscolare e uno di natura tendinea – che ne hanno complicato l’inizio di 2024 e che ne hanno frenato l’impatto anche in zona gol.
Morata e il problema Spagna
Ma il problema principale è la sua fascia di capitano della nazionale spagnola, simbolo della sua importanza all’interno dello spogliatoio – si veda l’abbraccio con Rodri dopo la scomparsa del nonno – ma vessillo che prevede un rendimento offensivo migliore quando sei un attaccante che deve zittire la frangia estremista del tifo del Bernabeu.
Nonostante questi problemi Simeone è pronto ad affidarsi a lui per la gara di Champions League contro il Borussia Dortmund. Con cinque reti in otto partite Morata è il secondo miglior marcatore della competizione per l’Atletico Madrid alle spalle del rinato Griezmann (sei gol in otto partite) e con lui dovrà difendere un impressionante record del Wanda Metropolitano.
Sedici partite ad eliminazione diretta giocate in casa nel nuovo stadio dei Colchoneros con Simeone in panchina e nessuna sconfitta. Questo il record che oggi la squadra del Cholo cercherà di perpetuare, ottenendo magari l’undicesima vittoria di quelle che diverranno diciassette partite giocate e cercando di mantenere la porta inviolata, lasciando a quattro le reti subite in questo novero di partite.
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