Il Napoli ha acquistato sette giocatori in questa stagione, ma finora si sono rivelati praticamente tutti dei flop tremendi.
1. 1. 1. Non si tratta di codice binario e nemmeno – purtroppo per i tifosi partenopei – degli ultimi risultati casalinghi del Napoli alla schedina. Sono i minuti giocati da Jesper Lindstrom, il grande colpo dell’estate del club campione d’Italia (pagato 30 milioni all’Eintrahct Francoforte), nelle sue ultime tre apparizioni. 1 minuto in campo in ognuno dei tre incontri, giusto per fare presenza. Il danese, arrivato per sostituire Lozano (nonostante i due avessero ruoli piuttosto diversi, è però solo la punta dell’iceberg della fallimentare campagna acquisti del Napoli 2023/2024.
73 milioni di euro spesi per 5 giocatori tra l’estate del 2023 e il gennaio 2024, più due prestiti riscattabili spendendo altre 34 milioni la prossima estate. Sette novità di formazione rispetto alla squadra dello scudetto, ma solo uno di questi acquisti si è affermato con una posizione da titolare, ovvero Hamed Junior Traoré (che però dovrà essere pagato 25 milioni al Bournemouth a luglio, per averlo al Napoli anche nella prossima stagione).
Il 24enne ivoriano è l’unico che finora ha saputo convincere il nuovo allenatore Calzona, che lo ha promosso titolare che inizialmente Mazzarri lo aveva tenuto in panchina nelle prime uscite del 2024. Mazzocchi ha invece fatto il percorso opposto: ha giocato 85 contro il Cagliari, nell’esordio del nuovo tecnico, e da quel momento ha solo fatto panchina. Discorso simile per Dendoncker, che aveva fatto 11 minuti tra Lazio e Verona a inizio anno, poi altri 10 nel 6-1 al Sassiolo del 28 febbraio, quindi è completamente sparito dalla formazione titolare.
Un mercato bocciato: come il Napoli si è indebolito rispetto all’anno scorso
Il tema non è nuovo: in estate i partenopei hanno perso Spalletti, Giuntoli, ma anche il già citato Lozano e Kim Min-jae. Per due giocatori persi, di cui uno molto importante, i sette arrivati in rosa tra l’estate e gennaio è come se non ci fossero, escludendo appunto Traoré. Natan, preso per 10 milioni dal Red Bull Bragantino, non ha mai convinto: Mazzarri ha provato ad adattarlo a terzino sinistro, poi il brasiliano si è infortunato, ma dal suo ritorno è stato sostanzialmente bocciato. Con Calzona ha giocato appena 28 minuti contro il Sassuolo.
Un po’ più di minutaggio lo ha fatto Jens Cajuste, sempre ai tempi di Mazzarri, e lo scarso impiego con il nuovo allenatore è dovuto principalmente al recente infortunio patito dallo svedese. Contro l’Inter è rimasto in campo per una ventina di minuti, e potrebbe ancora avere spazio negli ultimi mesi della stagione. Da valutare anche Ngonge, tanto brillante al Verona quanto opaco al Napoli: Calzona la ha avuto a disposizione solo contro l’Inter, al rientro da un infortunio, e lo ha tenuto in campo per un solo minuto nel finale. Tuttavia, anche in precedenza, il 23enne belga non era mai andato oltre la mezzora di gioco nelle quattro partite disputate. Se si devono dunque cercare le motivazioni delle difficoltà del Napoli, il mercato inesistente o quasi non può restare escluso dai temi da trattare.
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