Soulé è considerato da mesi come un sicuro partente della Juventus, ma le sue prestazioni dovrebbero spingere a trattenerlo a Torino.
Una sua cessione la prossima estate può portare in cassa 25-30 milioni, o forse addirittura di più. Un plusvalenza pura, dato che Matias Soulé è un prodotto del vivaio bianconero. La Juventus di oggi non può non considerare un affare del genere, vista la sua situazione economica: vendere il 20enne argentino può significare entrare in possesso dei fondi necessari a rinforzare la squadra per la prossima Champions League. Ad esempio, per portare a casa il complicato riscatto di Carlos Alcaraz, su cui il club torinese sembra al momento voler puntare molto per il futuro.
Eppure sempre più persone credono che la Juve debba ripensarci e tenere l’attaccante sudamericano, specialmente dopo l’ultima brillante prestazione con l’Argentina U23. In realtà, da un punto di vista prettamente strategico i bianconeri dovrebbero anzi vedere il recente gol in nazionale come un motivo in più per vendere il giocatore. Dopo le 10 reti segnate quest’anno in Serie A col Frosinone, l’attaccante argentino non può che aumentare il suo valore, segnando anche con l’Albiceleste. Se l’obiettivo della Juve è ottenere il maggior incasso possibile, il piano non dovrebbe certo cambiare dopo la rete segnata al Messico.
No, i motivi per trattenere Soulé a Torino sono altri, e prescindono dalle ultimissime prestazioni del giocatore. L’argentino è ancora molto giovane ed è già un protagonista in Serie A, anche se in un club minore: pochi altri 20enni, oggi in Serie A, hanno le sue prospettive e anche il suo presente. La Juventus ha tanti giovani, ma oggi in realtà Soulé è quello più pronto per giocare in prima squadra l’anno prossimo. Proprio per questo, in un progetto serio e ambizioso sarebbe l’unico da tenere fuori dal mercato.
Cosa può dare Soulé alla Juventus di domani
Tutto ovviamente dipende da quale sarà il reale progetto tecnico della Juventus 2024/2025: cioé, in parole povere, chi sarà l’allenatore. Soulé è un’ala destra, e sta rendendo al meglio, al Frosinone e in nazionale, giocando in quella posizione in un attacco a tre. Va da sé che, se dovesse rimanere Allegri e confermare il 3-5-2, l’argentino non partirebbe nelle migliori condizioni per fare bene l’anno prossimo.
Ma un profilo come il suo serve come il pane a questa Juve, a prescindere dal ruolo: serve una seconda punta tecnica e fantasiosa che sappia dare brillantezza a un attacco la cui unica soluzione è dare palla a Vlahovic. Il serbo è l’unico bianconero in doppia cifra con le reti, mentre nel reparto avanzato figura anche un Kean ancora drammaticamente a secco: Soulé è, di fatto, il secondo miglior marcatore della rosa allargata della Juventus, considerando anche i giocatori in prestito.
Un fattore che non può essere sottovalutato, per una squadra che ha solo il quinto miglior attacco della Serie A. In un attacco a tre con Chiesa e Vlahovic, Soulé potrebbe certamente essere un’arma preziosa per i bianconeri. Certo, c’è anche Kenan Yildiz, ma il turco ha 18 anni e deve poter crescere con più calma. Inoltre lo stesso Allegri, dopo le belle prestazioni fornite tra fine dicembre e fine febbraio, da un mese ne ha cautamente ridotto l’utilizzo. Soulé è il profilo più pronto che ha oggi la Juve: è a costo zero, e ha un ingaggio molto basso. Tenerlo significherebbe rinunciare a un bel guadagno, ma non sarebbe un vero sacrificio economico.
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