Sarri bis al Napoli: un’ipotesi suggestiva che sta facendosi largo dopo le improvvise dimissioni del tecnico dalla panchina della Lazio.
L’addio di Sarri alla Lazio ha colto un po’ tutti alla sprovvista, specialmente per le modalità in cui è avvenuto. La stagione biancoceleste non stava andando certo bene, e la sconfitta di ieri contro l’Udinese all’Olimpico è stato un altro brutto colpo, che ha ulteriormente allontanato la squadra capitolina dalla possibilità di una qualificazione alle coppe europee della prossima stagione. Da tempo si parlava di un esonero di Sarri a fine stagione, e l’ipotesi pareva molto accreditata, anche se di certo non era preventivabile una situazione a questo punto della stagione, a pochi giorni dalle semifinali di Coppa Italia.
L’addio di Maurizio Sarri alla formazione laziale, però, sta facendo discutere anche su un altro fronte: quello del possibile ritorno al Napoli dell’allenatore toscano. Non è un segreto che i suoi anni in Campania, tra il 2015 e il 2018, siano stati l’esperienza più felice della sua carriera da allenatore, e il periodo che gli ha permesso di affermarsi come uno dei tecnici più stimati al mondo. Da allora, Sarri ha vinto dei trofei, con Chelsea e Juventus, ma senz apiù convincere del tutto. E in questo momento in cui la sua carriera sembra aver raggiunto un punto di crisi, un ritorno al Napoli potrebbe essere la soluzione ideale per rilanciarsi in un ambiente che lo ama e in cui si è sempre trovato a suo agio.
De Laurentiis lo riaccoglierebbe volentieri, soprattutto ora che la squadra deve trovare un modo per ripartire dopo questa orribile stagione post-scudetto. La proprietà dei campani ha gestito malissimo la transizione dall’epoca di Spalletti a un nuovo progetto tecnico, bruciando ben due allenatori quest’anno, prima Rudi Garcia e poi Walter Mazzarri. Oggi in panchina c’è Francesco Calzona, un fedelissimo di Sarri, ma non è scontato che possa restare oltre la fine della stagione. Anche perché Calzona ha ancora un contratto con la Federcalcio slovacca, con cui la prossima estate disputerà gli Europei.
Il Napoli sogna il Sarri bis: un piano per ripartire insieme
Il futuro in panchina del Napoli è ancora incerto, e l’ipotesi a lungo discussa di un possibile arrivo di Antonio Conte sembra ormai tramontata (con il Milan in vantaggio sul tecnico leccese). Sarri potrebbe quindi rivelarsi l’unica opzione possibile per De Laurentiis, che sembra voler proseguire un discorso tecnico che parta dal 4-3-3 e da un gioco spettacolare e offensivo. Sarri non ha un contratto troppo oneroso, inoltre: alla Lazio, dopo il rinnovo, guadagnava 3,5 milioni di euro, ma non è da escludere che dopo queste dimissioni possa accettare una piccola riduzione d’ingaggio.
A livello tattico, è l’uomo giusto per il progetto partenopeo, e avrà probabilmente un po’ di margine per ricostruire la squadra. Gli addii di Zielinski e probabilmente anche di Osimhen renderanno necessari nuovi investimenti in settori importanti del campo, e la cessione del nigeriano potrebbe permettere di raccimolare un ampio budget per il mercato. L’allenatore toscano sembra poi essere il nome perfetto per far tornare a splendere Kvaratskhelia, che già con Calzona, che lo ha sottratto a un dispendioso lavoro arretrato voluto da Mazzarri, è tornato a mostrare ciò che sa fare. E chissà che Sarri, da sempre bravissimo nel valorizzare i giocatori, non possa anche trovare finalmente la collocazione giusta all’oggetto misterioso Lindstrom.