Vinicius sta guidando il Real Madrid e si sta trasformando nell’uomo Champions League che serve a Carlo Ancelotti.
Dopo una prima parte di stagione costellata di infortuni Vincius Jr è tornato a prendersi il trono del Real Madrid fino a questo momento occupato da Jude Bellingham. Se il centrocampista inglese ha di fatto “rotto” i pronostici impattando sul Real Madrid come nessuno prima di lui, il brasiliano è tornato dai diversi infortuni che ne hanno condizionato l’inizio di stagione più carico che mai. In Spagna – lato Madrid – non fanno che esaltarne le prestazioni non solo come uomo immagine di un Madrid la cui ricostruzione è quasi completa, ma anche come simbolo tecnico di un nuovo corso nella competizione che nella capitale spagnola eleggono a propria casa. I numeri della Champions League di Vinicius Jr non sono infatti mai stati così positivi: se prendiamo in considerazione le ultime tre stagioni – quindi dall’annata 2021/2022 – nella massima competizione europea nessuno ha contributo a più realizzazioni rispetto al brasiliano. Con ventinove tra gol e assist è lui il re di questa speciale classifica che appena dietro vede Mbappé rincorrere quello che potrebbe essere il suo nuovo compagno di squadra. Se analizziamo la top five salta all’occhio anche una caratteristica di Vinicius, unica tra i suoi competitor: Vini segna di meno, ma fornisce un numero di assist immensamente superiore – in proporzione – a quello degli altri partecipanti a questa classifica.
- Vinicius Jr: 29 (14 gol, 15 assist)
- Mbappé: 28 (19 gol, 9 assist)
- Lewandowski: 24 (20 gol, 4 assist)
- Haaland: 23 (21 gol, 2 assist)
- Benzema: 22 (19 gol, 3 assist)
Numeri che sono esplosi dal settembre 2021, quando il totale ha riportato ventidue reti e venti assist in tutta la stagione con il Real Madrid. Da quel momento il brasiliano non si è più fermato segnando altre ventitré reti l’anno successivo e condendole con ventuno assist. Un contributo enorme alla causa del Real Madrid che quest’anno ha visto diminuire le partite giocate dal brasiliano – complice l’infortunio – ma non il peso specifico nei momenti importanti. Se la media gol/minuto delle scorse stagioni era pari rispettivamente a 1G/194’ e 1G/207’, quest’anno le cose sono cambiate drasticamente. Con un minutaggio più ridotto e un raggio di azione mirato alla finalizzazione, Vinicius segna una rete ogni 138 minuti, esattamente come Bellingham (1G/136’).
Vinicius è l’uomo della Champions League
Le statistiche non finiscono però qui: Vinicius è anche ai piedi del podio per numero di reti segnate con il Real Madrid in Champions League dal 1992 (Entrata in vigore della Uefa Champions League). Davanti a lui solo leggende come Cristiano Ronaldo (105G/101P), Benzema (78G/133P) e Raul (66G/130P), pronte ad accoglierlo come nuovo simbolo della caccia alla Coppa che appartiene al Real Madrid quasi per diritto divino. Ma se tutto questo non fosse necessario un dato evidenzia ancor di più come negli anni Vinicius sia diventato a tutti gli effetti un prodotto della mentalità del Real Madrid. Il brasiliano ha segnato o fornito un assist in ogni gara ad eliminazione diretta giocata in Champions League, in tutte meno che nella sfida contro il Chelsea in cui giocò come esterno a tutta fascia sulla destra e i londinesi passarono il turno chiudendo l’epopea di Zidane con le Merengues.
Un vero e proprio prodotto costruito stagione dopo stagione nei laboratori del Real Madrid. Arrivato con difficoltà nel trovare la porta, Vinicius è ora il faro a cui i Blancos si rivolgono nei momenti clou della stagione.
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