Jack Bonaventura è uno dei migliori giocatori della Fiorentina di Italiano ma una clausola nel suo contratto sta creando dei problemi.
Sette gol e due assist in trentadue presenze stagionali non sono numeri semplici da mettere a referto a trentaquattro anni, ma il Jack Bonaventura visto a Firenze nelle ultime tre stagioni sta solo confermando quanto di buono visto finora. La squadra di Italiano, reduce da un’ottima prima parte di stagione, sta faticando da qualche settimana, esattamente in linea con il rendimento del suo trequartista. In questo caso la problematica non è di natura fisica o tecnica ma psicologica: da inizio febbraio ormai, la tensione tra Bonaventura e la Fiorentina è salita a dismisura a causa di una clausola presente nel suo contratto che renderebbe difficoltose le scelte del giocatore e della società a fine stagione. La clausola parla della possibilità di un rinnovo unilaterale per un altro anno (quindi fino a giugno 2025) alle stesse cifre attuali attivabile dalla società in caso Jack giocasse almeno il 70 per cento delle partite stagionali.
Facendo un rapido calcolo – e ripercorrendo le ipotesi che la Gazzetta dello Sport ha fatto ormai un mese fa – se la Fiorentina dovesse giocare tra le 53 e le 59 partite in stagione ecco che l’ex Milan dovrebbe giocarne almeno 42 per meritarsi il rinnovo. Attualmente sono 32 le presenze, e la sua centralità nel progetto di Italiano di certo lo vedrà protagonista almeno in altre dieci. Se a tutto questo aggiungiamo però le dichiarazioni di Enzo Raiola – procuratore del giocatore – nei confronti della Fiorentina ecco che la situazione si complica. L’agente ha sottolineato come la situazione sia tesa da settimane ormai, accusando la Fiorentina di avere dirigenti “permalosi” e di non aver ancora chiamato per discutere realmente di una proposta di rinnovo. Ma tutto questo assume un senso differente se poniamo tali vicissitudini in relazione al rendimento del trentaquattrenne.
Jack Bonaventura è di gran lunga il miglior centrocampista della Fiorentina di questa e della scorsa stagione. Per questo un rinnovo alle stesse cifre attuali – circa 1,5 milioni a stagione – potrebbe non bastare al giocatore e al suo agente, entrambi intenzionati a chiudere un grande ultimo contratto prima del ritiro. Se quindi alle prestazioni di Bonaventura aggiungiamo l’interesse della Juventus verso il giocatore manifestato più volte nel corso degli ultimi mesi, ecco che il problema Bonaventura diventa di colpo qualcosa di effettivamente concreto per la viola.
Una soluzione per Bonaventura
All’alba dell’ultimo terzo di stagione, la prospettiva che con le prossime dieci gare giocate il club possa rinnovare automaticamente il contratto a 1,5 milioni fino al 2025 rischia di rendere complicata la gestione di Jack nella Fiorentina. A pensarci, la Fiorentina potrebbe far giocare Bonaventura come sta già facendo, sfruttare la clausola per rinnovargli il contratto e poi sedersi al tavolo delle trattative forte di un contratto appena firmato. Il tutto renderebbe impossibile un trasferimento a zero alla Juventus – ad esempio – e ridurrebbe di conseguenza l’ingaggio potenziale che il giocatore andrebbe a percepire nella nuova squadra. In ballo, oltre alle cifre effettive tra giocatore e squadra, anche la commissione per Enzo Raiola, specializzato ormai nei trasferimenti a fine contratto.
La situazione è quindi spinosa e la lite tra Bonaventura e Ranieri in Conference League ne è la testimonianza. Bonaventura non è sereno, e la Fiorentina è scissa in due anime: la squadra, che ha profondamente bisogno di Jack e la società, che sta ragionando in vista del futuro.
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