Baldanzi è arrivato alla Roma con grandi aspettative, ma per adesso lo si sta vedendo poco in campo: per quale motivo De Rossi non lo utilizza più spesso?
È costato 15 milioni di euro ai giallorossi (10 più 5 di bonus) lo scorso gennaio, e per molti si è trattato di uno dei colpi più importanti della sessione invernale in Serie A. Quasi un mese dopo, però, Tommaso Baldanzi ha raccolto apena 164 minuti in 7 partite con la Roma, con una media di poco superiore ai 23 minuti per incontro. Ha solo 20 anni, ma questi numeri non possono essere considerati deludenti per un giocatore considerato tra i maggiori talenti del calcio italiano, e che l’anno scorso, nella massima serie ma con la maglia dell’Empoli, aveva segnato 4 gol e incantato tutti gli osservatori.
Partiamo da un presupposto: passare da un ambito come quelli dell’Empoli alla Roma non è mai semplice, ed è comprensibile che al talento di Poggibonsi serva del tempo per adattarsi. In più, questa stagione non è proprio iniziata benissimo per lui: da ottobre ha iniziato a soffrire di alcuni problemi fisici, che gli hanno fatto saltare diverse partite con il club toscano. Da allora, solo una volta è rimasto in campo per almeno un’ora, giocando quasi tutta la partita del 18 febbraio contro il Frosinone, vinta dalla Roma per 3-0, in cui ha fornito anche una bella prestazione.
De Rossi ha ribadito che Baldanzi è stato comprato “per essere titolare nella Roma, e potenzialmente anche in Nazionale”. Di certo, finora queste parole non hanno avuto una reale conferma in campo, anche se è ancora presto per giudicare le sue prestazioni in giallorosso. Ci si può attendere un aumento del suo minutaggio nei prossimi mesi, ma ad oggi appare improbabile immaginare che Baldanzi possa ottenere una convocazione da Spalletti per i prossimi Europei, soprattutto se consideriamo che ancora non ha esordito con la nazionale maggiore.
O Baldanzi o Dybala: la Roma e De Rossi devono scegliere
Il vantaggio del 20enne talento toscano, paradossalmente, potrebbe essere l’incertezza che ancora regna sul futuro della Roma. Al momento non si può dire con certezza chi sarà l’allenatore dei giallorossi nella prossima stagione (anche se De Rossi sta perorando la causa della propria riconferma nel modo migliore possibile). Un cambio in panchina, potrebbe dunque anche comportare un cambio nelle gerarchie tattiche. Di certo, riesce difficile immaginare che Baldanzi possa togliere il posto da titolare a Paulo Dybala o la Lorenzo Pellegrini, i due giocatori che al momento rivestono il suo ruolo.
Delle 7 partite giocate fin qui in giallorosso, cinque volte Baldanzi è subentrato a Dybala e una sesta è stato schierato dal primo minuto al posto dell’argentino: appare dunque evidente che per De Rossi l’ex Empoli sia la riserva della Joya. Oggi, questa condizione è un indubbio svantaggio, perché l’argentino è imprescindibile nella Roma. Ma in estate si vedrà, perché da gennaio il contratto di Dybala (che dura fino al 2025) comprende una clausola rescissoria attiva: di 13 milioni, secondo la Gazzetta dello Sport, o di 20, secondo altre fonti. La Roma può “annullarla” alzando a 6 milioni l’anno lo stipendio del giocatore (e solo se l’offerta dovesse arrivare da un club italiano), ma con l’attuale situazione finanziaria dei giallorossi potrebbe non essere così conveniente. Insomma, ci sono buone probabilità che l’anno prossimo Dybala sia altrove, lasciando un posto libero proprio per Baldanzi, che in questi mesi condurrà il suo apprendistato nella bottega del campione sudamericano.