Francesco Calzona può essere il nuovo allenatore del Napoli e restare al contempo ct della Slovacchia: ecco come funziona il doppio incarico.
Aurelio De Laurentiis ha scelto chi sarà il nuovo allenatore del Napoli, almeno fino alla fine della stagione. L’1-1 di sabato in casa contro il Genoa sembra aver segnato definitivamente il futuro di Walter Mazzarri, ed è quindi in arrivo il secondo cambio in panchina della stagione per i campioni d’Italia in carica. Alla guida dei partenopei arriverà Francesco Calzona, 55enne tecnico calabrese che attualmente riveste la carica di ct della Slovacchia. Una scelta che cerca di ristabilire una contiuità con i periodi migliori della gestione tecnica del Napoli di De Laurentiis.
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Calzona è infatti stato per anni il vice di Maurizio Sarri, da cui ha ripreso l’approccio tattico propositivo e l’utilizzo del 4-3-3. Nella stagione 2021/2022, prima di approdare alla guida della Slovacchia, era poi tornato in azzurro per fare da vice di Luciano Spalletti. Inoltre, il suo ritorno al Napoli non lo vedrà da solo in questa nuova esperienza: assieme a lui, De Laurentiis intende riportare anche lo storico preparatore Francesco Sinatti (che ha lavorato prima con Sarri e Calzona, e poi anche nei due anni di Spalletti, conquistando lo scudetto l’anno scorso). A completare il terzetto che dovrà rivoluzione i partenopei in questo finale di stagione ci sarà anche una leggenda del Napoli come Marek Hamsik, collaboratore di Calzona allo Slovacchia, che dovrebbe esserne il vice in Campania.
La questione che sta interessando maggiormente i tifosi partenopei, però, è quella del cosiddetto doppio incarico che il nuovo allenatore dovrà rivestire. Calzona ha infatti ottenuto nei mesi scorsi la qualificazione agli Europei della prossima estate con la nazionale slovacca, e non intende abbandonare la squadra in questo momento. Per questo motivo, De Laurentiis gli ha proposto di prendere in carico il Napoli per tre mesi, per poi tornare a guidare la Slovacchia in tempo per la competizione continentale ospitata in Germania.
Il doppio incarico di Calzona: ecco perché può guidare sia il Napoli che la Slovacchia
Le regole della FIFA e della UEFA non lo vietano, anche se quella del doppio incarico resta una soluzione utilizzata piuttosto raramente. Nel 1974, Rinus Michels assunse la guida dell’Olanda per i Mondiali tedeschi mentre era anche allenatore del Barcellona, e la stessa cosa è stata fatta in seguito anche da altri suoi connazionali, come Dick Advocaat (tecnico del Belgio e dell’AZ Alkmaar nel 2010) e Guus Hiddink (allenatore del Chelsea tra febbraio e giugno 2009, mentre era anche ct della Russia). Ma anche Alex Ferguson nel 1986 (Aberdeen e Scozia) e Fatih Terim nel 2013 (Galatasaray e Turchia) fecero lo stesso, solo per citare i casi più noti.
Fondamentale in questi casi, com’è facile immaginare, è il consenso di tutte le parti in causa. Francesco Calzona si sarebbe detto disposto ad assumere il doppio incarico, e anche la Federcalcio slovacca avrebbe accettato questa possibilità, lasciando libero il suo ct di guidare in contemporanea anche il club campano, come rivelato da Tuttomercatoweb.com. L’unico impegno dei prossimi mesi della Slovacchia, prima degli Europei, sarà l’amichevole contro l’Austria di sabato 23 marzo, che si svolgerà durante la pausa delle nazionali, quindi in un periodo in cui i club riposano.