Sinatti dovrebbe diventare il nuovo preparatore atletico del Napoli, ma come mai De Laurentiis lo vuole? E come farà con l’incarico in FIGC?
C’è aria di rivoluzione in casa Napoli, in questi giorni. Il futuro di Walter Mazzarri appare ormai segnato, e il tecnico livornese molto probabilmente non sarà già più in panchina mercoledì prossimo contro il Barcellona in Champions League, dopo il deludente pareggio del Maradona contro il Genoa, sabato scorso. Al suo posto ci dovrebbe essere invece Francesco Calzona, storico vice di Sarri e Spalletti, che tornerà a Napoli appositamente per concludere la stagione. Ma oltre a quest’ultimo il club partenopeo riabbraccerà anche un altro protagonista “dietro le quinte” degli ultimi maggiori successi dei ragazzi in maglia azzurra, ovvero Francesco Sinatti.
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De Laurentiis vuole cambiare tutto e insegue una sorta di “ritorno alle origini” del suo Napoli, recuperando alcuni dei protagonisti dei due migliori cicli della sua gestione. Sinatti, proprio come Calzona, è stato un fedelissimo di Sarri: i tre si sono conosciuti nel 2013 all’Empoli (Calzona collaborava già da tempo tecnico aretino, però) e hanno poi continuato a lavorare insieme durante gli anni al Napoli, fino al 2018, quando Sarri è andato al Chelsea. A quel punto, Calzona è passato dopo un po’ al Cagliari, e Sinatti ha lavorato per alcuni mesi con Francesco Farioli al Karagumruk, in Turchia, prima di tornare al Napoli assieme sempre a Calzona, nel 2021, collaborando con Luciano Spalletti.
Calzona è rimasto solo un anno, accettando nel 2022 l’offerta come ct della Slovacchia, mentre Sinatti è rimasto in Campania anche nell’anno dello scudetto, rivelandosi uno dei principali artefici dell’eccezionale stato di forma fisica dei partenopei. La scorsa estate, il preparatore atletico ha però lasciato i campioni d’Italia, seguendo Spalletti in nazionale, con cui ha ancora un accordo oggi. Proprio questa sua situazione ha portato molti tifosi a chiedersi come sia possibile che il preparatore possa accordarsi con De Laurentiis mentre al contempo lavora per la FIGC.
Perché Sinatti può andare al Napoli: la decisione della FIGC
La soluzione pensata dal patron del Napoli è quella del doppio incarico: Sinatti firmerebbe un contratto di tre mesi con i partenopei, restando dunque fino alla fine della stagione, al tempo stesso continuerebbe a essere preparatore atletico della nazionale. Gli impegni delle due squadre non si sovrappongono, infatti quando sono previste le prossime partite degli Azzurri, a fine marzo 2024, il campionato è in pausa. Dopo la fine della stagione regolare dei club, Sinatti si aggregherebbe alla selezione nazionale in vista degli Europei in Germania.
Questa idea ha ovviamente bisogno del via libera non solo del diretto interessato, ma anche della FIGC, con cui Sinatti è attualmente sotto contratto. Il Corriere dello Sport ha riferito poco fa che, da questo punto di vista, per il presidente federale Gravina non ci sarebbe alcun problema a concedere al preparatore atletico della nazionale di collaborare con il Napoli per i prossimi mesi.