Masiello ancora curiosamente assente in una partita da avversario del suo Bari: la storia del giocatore che salta sempre la sfida da ex.
Niente Masiello, oggi per il Sudtirol. Infortuni e indisposizioni sono una cosa frequente nel calcio, ma il caso di Andrea Masiello è decisamente particolare, e questa volta particolarmente clamoroso. Infatti, da oltre dieci anni, ogni volta che deve affrontare da avversario il Bari, il difensore trova un modo per saltare la partita contro il club per cui ha giocato dal 2008 al 2011, e i bei ricordi o l’amore per la maglia c’entrano davvero poco o nulla in questa assurda vicenda. Nello scorso turno di Serie B contro il Como, Masiello si era fatto ammonire in maniera decisamente evitabile al 92′, ed era parso chiaro a tutti che il motivo per quello di essere squalificato per non giocare contro il Bari quest’oggi, sabato 9 dicembre. Ma, come rivelato ieri da La Repubblica, il difensore 37enne del Sudtirol ha sbagliato i conti: secondo le informazioni iniziali della Lega di Serie B, il centrale era diffidato, ma in reatà era stata conteggiata un’ammonizione in più mai verificatasi (contro il Feralpisalò). Per cui, ufficialmente oggi Masiello avrebbe dovuto giocare, eppure Bari Sudtirol è in corso e il difensore non è stato nemmeno convocato. L’unico precedente del giocatore contro i pugliesi risale incredibilmente al 20 settembre 2005, quando aveva solo 19 anni e militava nell’Avellino (in prestito dalla Juventus), e affrontò il Bari in Serie B.
Andrea Masiello è un difensore centrale nato a Viareggio, in Toscana, nel 1986 in una famiglia di origini campane. Cresciuto tra Lucchese e Juventus, con cui ha anche giocato una partita in Serie A nella stagione 2004/2005, ha poi vestito varie maglie di squadre italiane, come Avellino, Siena, Genoa, Bari e soprattutto Atalanta, di cui ha difeso i colori dall’estate del 2011 al gennaio del 2020, scendendo anche in campo in Europa League e in Champions League. In seguito si è trasferito nuovamente al Genoa, e dal settembre 2022 è sceso in Serie B per la prima volta dal 2009 per giocare con il Sudtirol. Una carriera di tutto rispetto e con diversi acuti importanti, vissuti in particolare a Bergamo, ma che è ricordata anche per episodi tutt’altro che positivi, relativi a uno scandalo del calcioscommesse. Il 2 aprile 2012, Masiello è stato infatti arrestato dai Carabinieri con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. A livello di giustizia ordinaria, a ottobre dello stesso anno patteggiò 1 anno e 10 mesi di reclusione, con pena sospesa (ovvero, senza andare in prigione, a condizione di non commettere altri reati nel periodo previsto dalla pena), mentre sul fronte sportivo Masiello ricevette due squalifiche: una a 2 anni e 2 mesi più 30.000 euro di ammenda, il 1° agosto 2012, nel terzo filone d’indagine; e un’altra a 3 mesi e 15 giorni più 20.000 euro di ammenda, il 23 agosto dello stesso anno. Il difensore tornò infine in campo solo nel gennaio 2015, una volta scaduta la squalifica sportiva e reintegrato nella rosa dell’Atalanta, dove si era trasferito prima dell’inizio del processo.
Perché Masiello non gioca mai contro il Bari
Da allora, Andrea Masiello non è più arrivato a giocare contro il Bari, anche perché ha trascorso tutta la sua carriera in Serie A, mentre la formazione pugliese, dopo la retrocessione del 2011, non ha più rivisto la massima categoria italiana. Una circostanza che è cambiata nella scorsa stagione, quando scendendo in Serie B con il Sudtirol il difensore è tornato nella stessa divisione della sua ex squadra. Nella scorsa annata, Masiello avrebbe potuto affrontare il Bari in ben quattro occasioni, tra campionato regolare e playoff, ma in nessuna di queste Masiello è sceso in campo, come non è avvenuto oggi, per la prima volta nella nuova stagione del campionato cadetto. Il motivo è dovuto proprio allo scandalo calcioscommesse del 2011: a quei tempi, il difensore allora al Bari segnò di proposito un autogol nel derby contro il Lecce, e come lui stesso ha confessato ai pm lo fece perché era stato pagato per farlo. Da allora, un suo ritorno a Bari è divenuto impossibile, anche perché Masiello ha ricevuto esplicite minacce che lo hanno convinto a non ripresentarsi nel capoluogo pugliese, ma addirittura nemmeno a scendere in campo in casa propria contro il Bari. A questo va aggiunto il fatto che, nel corso del processo ordinario, Masiello arrivo a dire ai pm, nel novembre 2015, che gli ultras baresi avevano fatto pressioni sui giocatori per perdere alcuni incontri, ovvero la trasferta di Cesena e la sfida in casa contro la Sampdoria, giocatesi ad aprile 2011.